Reclamo N° 71125
Alice
10 Novembre 2017
In seguito al decesso in data 18/01/2016 della sig.ra Ada Perugini (mia nonna) sono subentrata nel suo appartamento a titolo gratuito (con un documento rilasciato dal comune di Sutri firmato da tutti gli eredi, i miei zii e mia madre). Il 08/03/2016, dopo aver fatto regolare richiesta di voltura a mio nome telefonicamente, ho inviato ad Enel Energia la documentazione richiesta (ho le e-mail che certificano la data). Durante il mese di Giugno 2017, ricevo una bolletta Enel Gas riferita al periodo MAR.2017-APR.2017 per un totale di 804,72 euro.
Ho provveduto immediatamente a telefonare al numero dell'assistenza, per verificare la stranezza di quest'ammontare. L'operatore del call center, dopo diversi minuti di verifica mi tranquillizza, dicendomi che l'errore era di un calcolo sbagliato di cubature da parte di Enel e riesce anche a dirmi (le telefonate dovrebbero essere tutte registrate per tutelare il consumatore) la cifra esatta che avrei dovuto pagare per quel periodo, che sarebbe stata di 200,00 euro circa. Mi tranquillizza ulteriormente dicendomi che avrebbe bloccato la bolletta da 804,72 euro per emetterne una nuova e corretta che sarebbe pervenuta per posta in breve tempo.
Passano circa due settimane e non vedendomi recapitare la nuova bolletta decido di richiamare il call center, che nuovamente mi tranquillizza, confermandomi la telefonata precedente. Trascorso un mese mi vedo recapitare a casa una raccomandata con il sollecito di pagamento entro 15 giorni della bolletta da 804,72 euro. Richiamo l’assistenza Enel per chiedere informazioni e mi fanno presente che, al contrario di quello che mi avevano detto precedentemente, quest’importo inusuale è un conguaglio risalente al precedente intestatario Ada Perugini.
Mi sono trovata, quindi, a rateizzare il pagamento in 5 rate, con un anticipo di oltre 200 euro. Mentre colloquiavo con l’addetta al call center che stava effettuando la richiesta di rateizzazione vengo a sapere, quasi casualmente che oltre a questo debito, c’è un credito (sempre relativo al precedente intestatario) pari a 785,36 euro. Chiedo una compensazione che mi è stata rifiutata con la motivazione che debito e credito sono due procedure diverse.
Di li a poco inizio le pratiche per ottenere questo credito di 785,36. Qui inizia un vero travaglio, che ancora non riesco a risolvere. Per mesi mi reco ogni settimana al Punto Enel di Civita castellana (vt) dove, insieme alle responsabili del negozio, compilo, allego document,i invio fax e faccio tutto quello che mi viene chiesto per ottenere questo credito. Le pratiche vengo respinte ogni volta senza dare spiegazioni concrete o peggio, motivazioni diverse. Insomma, nella confusione totale. E’ da maggio che non riesco a venirne a capo, perchè ogni operatore mi fornisce una spiegazione e una soluzione diversa, rendendomi difficile riportare all’operatore successivo tutto il trascorso. Alla fine siamo riusciti a capire (pensavamo di aver capito) che l’intoppo fosse dovuto all’erogazione dell’assegno intestato ad Ada Perugini, ovvero, l’assegno era stato inviato(mai ricevuto in realtà) e mai incassato. Ritorno per l’ennesima volta al punto Enel di Civita Castellana, la signorina fa le telefonate che doveva fare e l’assegno intestato ad Ada Perugini arriva nella mia posta due settimane fa. Inizio la procedura di voltura dell’assegno. Mi reco con tutta la documentazione direttamente all’ufficio Enel di Viterbo sito in via Giuseppe Saragat 26, per procedere alla voltura dell’assegno (sia al punto Enel che al call center mi avevano assicurato che non ci sarebbero stati problemi). Preferisco andare di persona (in compagnia di mia madre, erede legittima) e procedere così, visto le mie precedenti esperienze con i call center di Enel.
Mi dicono che l’assegno è impossibile da volturare, mi dicono di fare un ultimo tentativo (vano direi), cioè quello di ricompilare il modulo di voltura dell’assegno intestato ad un deceduto (modulo che avevo già inviato e che era stato già respinto, senza sapere il motivo). Mi dicono che l’errore è nostro, che quando mia madre e i miei zii hanno fatto la successione, dovevano dichiarare che ci fosse questo credito da parte di Enel, se non fosse che noi non sapevamo minimamente di questo credito all’epoca. La responsabile Enel mi suggerisce di riaprire LA SUCCESSIONE per riuscire ad ottenere questo credito.
Mi ritrovo ora, nello sconforto totale, dopo aver perso MESI, sballottata a destra e sinistra, dopo aver iniviato fax, compilato moduli ecc. dopo aver sentito mille soluzioni diverse e tutte respinte, mi ritrovo ad aver ereditato un DEBITO che ho dovuto pagare in maniera sollecita e un CREDITO che non riceverò mai.
Se ho ereditato il debito, perchè non posso ereditare anche il credito?
Cordiali saluti
Alice Lioniello