Cristiano barbera
04 Ottobre 2024
Sono titolare di ditta individuale con sede in Sicilia provincia Enna con meno di 10 dipendenti e fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro e titolare di un punto di prelievo in bassa tensione con potenza contrattualmente impegnata superiore a 15 kW .
Alla data del 30 giugno era attivo a nome della mia ditta un contratto di fornitura di energia elettrica con Hera Comm S.p.A. nel Servizio a tutele graduali per le piccole imprese.
In data 03/07/2024 da parte di Hera Comm S.p.A. ho ricevuto la nota prot. gen. n. 0054129/24 data 30/06/2024 tramite PEC al mio indirizzo con il seguente contenuto “ a seguito della procedura concorsuale pubblica di cui alla legge 4 agosto 2017, n. 124, la società Iren Mercato S.p.A. (www.irenlucegas.it) è stata individuata quale nuovo esercente il Servizio a tutele graduali per le piccole imprese nei territori della Calabria, Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata e Sicilia per il periodo 1 luglio 2024 – 31 marzo 2027.”
In data 13/08/2024 ho ricevuto una fattura elettronica da parte di Enel Energia dove non sono presenti i dettagli sul tipo di contratto e sui servizi erogati e che prima di tale data non avevo ricevuto nessuna comunicazione da parte di Enel Energia.
In data 13/08/2024 ho inviato tramite PEC all’indirizzo [email protected] una lettera di reclamo a Enel Energia per la fattura ricevuta;
La risposta al suddetto reclamo è stata la seguente: “ lei risulta titolare di almeno un punto di prelievo alimentato in media tensione rimasto privo di un contratto con un fornitore di mercato libero, o in quanto impresa titolare di punti di prelievo in bassa tensione, con più di 50 dipendenti oppure con un fatturato annuo superiore a 10 milioni di euro, e che per qualsiasi motivo è rimasta priva di un contratto con un fornitore di mercato libero.”;
In data 15/08/2024 ho inviato via PEC un secondo reclamo, dove precisavo di essere titolare di una ditta individuale con meno di 10 dipendenti, respinto da Enel Energia con la seguente motivazione: "le rendiamo noto che l' impresa distributrice, individuati i clienti in possesso dei requisiti di accesso al servizio di salvaguardia, trasmette alla società aggiudicataria del servizio i nominativi dei soggetti e relativo punto di prelievo rientranti in salvaguardia, al fine di consentire l'acquisizione della fornitura e la conseguente applicazione delle condizioni previste per la salvaguardia.
La mia ditta alla data del 30/6/2024 era servita nel servizio a tutele graduali e quindi non rientra tra i clienti finali di cui all' art.1 comma 4 della legge125/07 del servizio di salvaguardia e con l'arbitraria inclusione in detto servizio ha visto raddoppiato il costo complessivo dell'energia elettrica.
E' stata attivato il tentativo di conciliazione con lo sportello del consumatore.
Il tentativo ha avuto luogo il 4 ottobre 2024 con esito negativo.
