Reclamo N° 67992

Lorenzo
18 Ottobre 2017
Spettabile Unione Nazionale Consumatori, Io sottoscritto Lorenzo Gregori lamento un grave disservizio da parte di Enel Energia relativo ai modi e tempi dell’allaccio della corrente elettrica nella mia abitazione in Roma. Ho firmato il contratto (codice contratto 037468933) in data 01/07/2016 presso il punto vendita ENEL di via Nizza 146 (Roma) e ho potuto usufruire della luce solo a partire dal 29/07/2016. Quasi un mese di attesa rispetto ai 5 giorni lavorativi garantiti da ENEL e ai tempi equi fissati dall’Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico. Durante questo periodo ho contattato più e più volte il servizio clienti ENEL, nonché l’impiegato con cui ho stipulato il contratto, per cercare di far luce sulla natura del problema e trovare eventuali soluzioni, ma ho sempre ricevuto risposte incomplete, contraddittorie e ai limiti della maleducazione. Ho speso soldi e tempo per le telefonate e subito anche dei disagi al momento della consegna e del montaggio di elettrodomestici e complementi di arredo: a causa della mancanza di corrente infatti gli incaricati non hanno potuto effettuare i collaudi di routine (lavatrice e frigorifero) e mettere in carica gli strumenti necessari. Relativamente alla mia pratica sono stati aperti da ENEL diversi ticket di reclamo e sollecito, a testimonianza di questo iter tutt’altro che lineare. Ho cercato di contattare l'azienda anche attraverso i social network (Facebook), sempre invano. Ancor più, non ho ricevuto alcun tipo di risposta neanche dopo aver inviato un reclamo scritto a mezzo raccomandata alla sede ENEL di Potenza, competente in questa materia. Sono riuscito a venire a capo del problema solo dopo aver contattato in modo autonomo ACEA, per vie casuali e ai limiti del rocambolesco. Gli operatori ENEL hanno sempre cercato di giustificare il disservizio chiamando in causa il distributore. Non ritengo questi tentativi di spiegazione accettabili: sono un cliente ENEL e mi aspetto un servizio dal gestore che ho scelto (e pago) fra i numerosi presenti sul mercato. Alla luce di questo richiedo un indennizzo economico nella forma del rimborso legato al ritardo dell’allaccio che la sopracitata Autorità Garante fissa in modo direttamente proporzionale al numero di giorni di attesa oltre il tempo previsto subiti. Ho deciso di contattare l'Unione Nazionale Consumatori, anche se è passato del tempo dai fatti appena riferiti, per cercare di far valere i miei diritti di consumatore e provare a ricevere un esito a una questione rimasta aperta. Grazie dell'attenzione, Lorenzo Gregori
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