Reclamo N° 54534

A luglio 2016 sono tornata in possesso della chiave del mio appartamento, dove l'inquilino moroso, non si è preoccupato di cessare le utenze . Ho provveduto telefonicamente a far presente la situazione, a tutti i fornitori, tra i quali ENI gas e luce. Il 1° aprile 2017 il mio nuovo inquilino è entrato nell'appartamento dopo aver provveduto alle richieste per le varie forniture. Sembrava non ci fossero problemi, ma il 19 aprile gli è stato chiuso il gas: in pratica l'ENI non aveva ancora chiuso la fornitura al vecchio inquilino, pur avendo bollette in sospeso per più di 3.000 €, e l'inquilino nuovo ha "usato" senza saperlo, il gas del vecchio inquilino; ENI ci ha detto che abbiamo fatto le chiamate e le richieste a ENI luce e non a ENI gas (pensavamo fosse la stessa cosa). Comunque abbiamo intrapreso l'iter del caso, chiedendo la cessazione amministrativa, per poi fare il nuovo subentro. A inizio luglio ho richiamato L'ENI e mi è stato detto che era ancora in atto la cessazione amministrativa, allarmata e arrabbiata per la lentezza delle pratiche, ho richiamato un' altra operatrice dell'ENI , molto sgarbata, che al contrario della precedente mi ha comunicato che la cessazione era conclusa, e che l'inquilino poteva recarsi in ufficio per chiedere il subentro. Oggi, 14 luglio 2017, all'ufficio di Chiari stato detto al nuovo inquilino, che la pratica è bloccata e che L'ENI non gli darà mai il gas. Ho richiamato L'ENI e l'operatrice si è stupita dell'accaduto, ha detto che è una cosa impossibile, che la cessazione amministrativa si è conclusa il 22 maggio 2017, e che da quel giorno era possibile chiedere il subentro...poi ha parlato della presenza o meno del contatore...di due possibili procedure per riavere la fornitura, io penso sia una situazione pazzesca, sono arrabbiata per l'incompetenza delle operatrici, e per il grande disagio che il mio inquilino e la sua famiglia, moglie e tre bimbi piccoli, hanno dovuto subire. A questo punto siamo pronti a chiedere un rimborso per i danni subiti.