Reclamo N° 205888
Antonio
07 Agosto 2020
Buonasera, per comodità riporto la Pec già a suo tempo trasmessa ad Eni.
In data 12/05/2020 richiedevo attivazione utenza Gas domestico con accettazione e sottoscrizione contratto con richiesta di domiciliazione bancaria dei pagamenti.
giorno 14/05, a seguito di mio contatto per avere notizie sullo stato di avanzamento attivazione, venivo informato che la pratica non aveva avuto seguito per problematiche inerenti l'emergenza Covid19 poste in essere del gestore degli impianti (ItalGas)
Provvedevo quindi (dietro suggerimento dello stesso servizio clienti Eni), in data 14/07/2020 a chiarire la problematica con il gestore impianti che assicuratomi l'intervento tecnico poteva essere fatto, mi invitava a ricontattare eni affinchè producessero nuova istanza. Richiamo ENI chiedevo alla signorina di riformulare nuova richiesta di attivazione fornitura Gas, riproponendo tutte le caratteristiche del contratto già precedentemente sottoscritto ad accettato dalle parti. (per intenderci un copia e incolla).
Non so così abbia combinato la signorina, ma non è partita la Rid bancaria sul nuovo contratto.
La mia banca (Mediolanum) mi conferma aver ricevuto da Voi due codici mandato per RID:
Il primo del 29/04/2020 n° 8002118********* dal quale sono già avvenuti pagamenti (contratto fornitura luce)
Il secondo del 20/05/2020 n° 80021181******** sul quale però non risulta mai effettuata alcuna richiesta di addebito.
Ad oggi risultano insoluti pagamenti per € 179,79 come da raccomandata inviatami in data 24/07/2020 che accludo alla presente.
Ritenendo non vi sia mia colpa nella mancata domiciliazione bancaria del contratto in essere sottoscritto, e quindi ritenendo ingiustificato il pagamento dei 90€ per deposito cauzionale, con la presente chiedo che, dopo le opportune verifiche interne, possiate fornirmi i giusti importi dovuti che provvederò a pagare tramite bonifico per procedere a regolarizzare la mia posizione e contestualmente provvediate alla registrazione della domiciliazione bancaria già richiesta a suo tempo in fase di sottoscrizione.
Certo di un Vs. positivo e tempestivo riscontro l'occasione mi è gradita per porgere distinti saluti.
Inoltre a quanto sopra esposto si è aggiunta altra insolita problematica:
dopo il primo bollettino da €171 (dal 15/05 al 28/05), in cui veniva indicato un fantomatico 17 mc di consumo (quando neanche il rubinetto del gas di casa era ancora stato aperto) contattavo Eni per spiegazioni,la garbatissima signorina non so bene cosa faccia ma mi comunica che avrebbe provveduto a storno del bollettino da 171 per nuova emissione.
mi arriva nuovo bollettino (29/05 - 12/06) di €180 nel quale la cosa più divertente è che non ci sono costi, ma mi tornano i 17 come "restituzione fatturati in acconto"
Un pagamento di 9 euro in più del precedente... e meno male che mi stanno restituendo delle somme non dovute)
Inoltre rispondono alla mia Pec non dicendo nulla che io già non conosca, informandomi che hanno provveduto a attivare domiciliazione bancaria e continuando ad invitarmi a pagare quanto (secondo loro) sia dovuto.
com'è che una azienda tanto grande e tanto strutturalmente organizzata non riesca a far fronte e problematiche di così blanda natura?
sarà una questione di principio ma i 90 euro di deposito cauzionale per una utenza canalizzata con Rid, non ho intenzione di versarglieli per poi averli indietro chissà quando ed in che termini...
Grazie a chi saprà o potrà darmi degli spunti