Patrizio
03 Marzo 2020
Buonasera, vi contatto per un problema relativo alla cessazione dell'utenza in questione (sia gas che luce) a nome di mio padre, morto il 7/11/2018.
Nonostante avesse un contratto con un altro operatore (Illumia) a cui ho comunicato il decesso ho pagato il dovuto per la chiusura del contratto, ho disdetto tutte le utenze e lasciato la casa in cui era in affitto 15 giorni dopo la morte. Poichè vedevo nel suo c/c addebiti ENI con RID bancario di importi mensili doppi che oscillavano tra i 9€ ed i 17€ ciascuno (quindi circa 20€ mensili), il 9/11/2018 chiamavo l'assistenza ENI per avere delucidazioni e comunicando anche il decesso,la risposta era che il contratto era in via di conclusione e non dovevo far nulla. In data 12 dicembre mi ritrovo la sopresa che dal 01/12/2018 erano lieti di comunicare che avevano attivato un contratto gas e luce..ricontatto sempre l'assistenza clienti per segnalare il fatto che mio padre fosse deceduto un mese prima che quindi quel contratto non doveva avere seguito ecc,all'ennesima chiamata mi veniva consigliato di fare un disconoscimento, fino ad arrivare a febbraio in cui, continuando ad arrivarmi bollette, scrivevo alla PEC [email protected] segnalando il tutto. In risposta mi arrivava la registrazione della telefonata con cui avevano riattivato il contratto, fregandosene che fosse morto e senza avere mai avuto una risposta sul perchè nonostante mio padre avesse un altro gestore, continuasse a pagare quegli importi mensili...per cui il contratto hanno la fornitura ha continuato ad essere attivi, fino a marzo 2019 (poi dissattivata non so come) con le relative richieste di pagamento di diverse bollette, ora contattato da una società di recupero crediti e con una raccomandata inviata al mio indirizzo di casa in cui si richiede il pagamento di € 261 per fatture di febbraio e maggio 2019 (con i relativi canoni tv). cosa posso fare?
