Reclamo N° 201444

Mara
04 Luglio 2020
Buongiorno, da tre anni ho un'utenza luce con Eni per una seconda casa (sono residente in altro comune) vuota per la quale in sostanza pago solo le spese non avendo che sporadici e minimi consumi di energia. Sulla bolletta di febbraio/aprile 2020 mi vengono addebitati, di punto in bianco, 36 euro per 4 mesi di canone tv dal quale sono esentata non possedendo apparecchi. Chiamo subito l'assistenza clienti di Eni e l'operatrice, dopo i controlli mi dice che probabilmente si tratta di un errore e che sulla prossima fattura i 36 euro saranno portati in detrazione. Durante la discussione ci rendiamo conto che l'utenza è fatturata come residenziale anzichè non residenziale al che faccio notare che durante la registrazione del contratto verbale e dalla carta d'identità era palese che non fossi residente. Fiduciosa attendo finchè arriva la bolletta aprile/giugno che mi fa venire un colpo. Non solo non c'è il rimborso del canone, anzi hanno aggiunto ancora un mese ma il totale della fattura è di 480,96 euro. Chiamo più volte il servizio clienti che di volta in volta mi fornisce spiegazioni diverse: "sono consumi vecchi che il contatore vecchio forse non aveva marcato" "bisognerebbe verificare se c'è stato un furto di energia" (la bolletta segna 1Kwh di consumo). Alla fine scopro che si tratta degli arretrati che questi signori mi chiedo per la questione della tariffa sbagliata che hanno applicato (residente/non residente). Scrivo una letteraccia al servizio reclami in cui lamento che io ho fornito i miei dati corretti e sono loro ad aver commesso un errore. L'obbligo di applicare i dati forniti in maniera esatta è a loro carico e quindi non spetta a me pagare le loro negligenze. Io posso aver solo commesso l'errore di non leggere minuziosamente tutti i dati delle fatture, ma chi lo fa. Da notare che l'importo richiestomi è quasi pari al totale di tutte le fatture pagate in questi tre anni, quindi ne deduco che la tariffa da non residente è il doppio rispetto all'altra. Nei giorni scorsi vengo contattata telefonicamente da un loro incaricato che mi informa che a momenti riceverò la risposta via email e che "è tutto a posto e tutto è stato risolto". Arriva la risposta e divento rossa di rabbia in primis per la presa in giro telefonica dell'incaricato. In sostanza non hanno riconosciuto un bel niente. Mi hanno mandato la copia del contratto ovviamente non firmato da me perchè "sbobinato" un cui è contrassegnata la casella "non residente". Certo, questo lo sapevo, quello che io sostenevo è che l'errore l'hanno commesso loro nel trascrivere i dati. E se la cosa fosse venuta fuori tra dieci anni dovevo chiedere un mutuo? Naturalmente accetto la variazione di tariffa da qualdo è venuto fuori l'errore ma gli arretrati di tre anni per un loro errore no!!!! Altra cosa, nella fattura da 480,92 c'era allegato un modulo per chiedere la prescrizione delle somme antecedenti i due anni (163,20 euro) ma nella risposta si rimangiano anche quello perchè, dicono loro, che la legge, per i casi come questo fissa la prescrizione dopo 5 anni. Ciliegina sulla torta, mi dicono che per le rate di canone tv applicato arbitrariamente devo fare richiesta di rimborso all'Agenzia delle Entrate. Ovviamente ho intenzione di replicare alla loro risposta perchè io non ho commesso nessuna irregolarità nè colposa nè dolosa. ma, se fosse possibile, avrei bisogno di qualche consiglio da parte vostra per opporre argomentazioni più incisivi. Mi scuso se sono stata prolissa, ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti Mara Robaldo
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