Reclamo N° 268712

Giuseppe
16 Maggio 2022
Buongiorno, vi contatto per conto di mia madre. Ho ricevuto a dicembre 2021 una bolletta con un importo di oltre 275€ riferiti a tutto l'anno 2019 quindi consumi risalenti a più di due anni. Per tutto il 2019 e fino a marzo 2022 l'abitazione è rimasta disabitata per lunghissimi periodi ed il consumo è stato quindi decisamente inferiore rispetto agli anni precedenti. Consumi che non ho la possibilità di verificare poiché a novembre 2021 è stato sostituito il contatore del gas. Nel periodo da ottobre 2021 a marzo 2021 l'abitazione è stata disabitata e il grafico presente sul sito del gestore riporta i seguenti dati: nov 2021 103smc, dic 2021 133 smc, gen 2022 precipita a 16 smc, feb 2022 13 smc, mar 2022 11 smc. Con queste premesse non posso sapere nemmeno se sono consumi reali o presunti. Nella bolletta ricevuta era presente anche un modulo di "presentazione istanza e prescrizione" accompagnato dal testo: "Ti invitiamo a comunicare tempestivamente la tua volontà di eccepire la prescrizione relativamente a tali importi ad esempio utilizzando il Modulo presentazione Istanza di Prescrizione” Ho inviato il modulo in data 5 maggio. Oggi, 16 maggio, ho ricevuto la risposta da parte del fornitore in cui mi dicono, dopo aver fatto riferimento al .Lgs. 206/2005, alla GDPR e alla deliberazione ARG/com 104/10, che: "La fattura riportava le indicazioni per la presentazione dell’istanza di prescrizione, anche attraverso un apposito modulo, che ha ritenuto di non presentare, senza revocare la disposizione di pagamento sul conto corrente, che dunque non è ripetibile ai sensi dell’art. 2940 Cod. Civ.". In allegato alla risposta anche un documento "Specifiche Normative di Settore (Gas e Energia Elettrica)", modulo che non ho mai visto prima e che ritengo di non aver mai sottoscritto. Nella risposta scrivono inoltre che "ha ritenuto di non presentare". Questo non è vero, ho inviato il modulo e l'ho inviato "tempestivamente"! Se si pretende precisione, bisogna anche dare precisione. Quindi ho contattato il fornitore telefonicamente e l'operatore mi ha detto che avrei dovuto rispondere entro 60 giorni dalla data di scadenza della fattura, indipendentemente dal fatto che gli importi siano riferiti a consumi effettivi o presunti. Vi chiedo quindi se questa procedura sia lecita o meno e se è possibile agire con una ulteriore opposizione poiché non vedo per quale motivo devo diventare responsabile per un'inadempienza del gestore. - Non avrebbe dovuto esserci l'indicazione sulla bolletta di dover agire "entro i 60gg" al posto dell'indicazione generica "tempestiva"? E ancora prima, è possibile che un'inadempienza da parte del gestore (cioè non avere preteso i pagamenti a tempo debito) venga attribuita come responsabilità ad un cliente ( a cui invece viene imposto di "correre" per presentare una contestazione)? - Trovo delle anomalie nel fatto che a novembre sia stato sostituito il contatore, che fino a dicembre il consumo sia stato elevato (consumo però perfettamente allineato con gli stessi periodi dell'anno quando la casa era abitata), che da gennaio ci sia stato un crollo dei consumi. Nonostante in tutto quel periodo l'abitazione sia stata disabitata e il consumo avrebbe dovuto essere assolutamente costante. Vi chiedo quindi se è possibile chiedere la perizia del contatore e una verifica sul calcolo dei consumi. Cordiali saluti
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