Reclamo N° 301438

Edoardo
30 Giugno 2023
Ho avviato una pratica di subentro per luce e gas il giorno 14 giugno, poiché i precedenti inquilini dell'abitazione che ho affittato avevano effettuato la disdetta, fornendomi PDR e POD. Per quanto riguarda il gas, dopo 3 giorni lavorativi, era tutto attivo, per quanto riguarda la luce no. Il giorno 14 giugno firmo il contratto e ricevo il modulo di istanza luce da compilare per proseguire con l'attivazione. Così come scritto sul modulo, per dubbi sulla compilazione, rivolgersi al servizio clienti, e così ho fatto. Comunico che sono un affittuario, e che non so cosa inserire oltre le voci di scala, piano e interno. Loro mi dicono di lasciare la sezione dove viene richiesta la concessione edilizia/sanatoria in bianco in quanto affittuario. Invio il modulo e di sabato ricevo il KO. Con domenica festivo, chiamo lunedì 19 di prima mattina, e mi dicono che quel punto non può essere lasciato in bianco e che devo farmi dare dal proprietario il numero di concessione edilizia. Una volta preso il numero, compilo tempestivamente, e invio il modulo di istanza, sia all'indirizzo email [email protected] sia tramite invio di documenti tramite l'area personale del sito il giorno 19 giugno. Dopodiché chiamo ogni singolo giorno per sapere novità, visto che è dal giorno 14 giugno che sono sprovvisto di corrente. Ogni giorno mi rispondono che stanno aggiornando i sistemi informatici e che quindi è normale che non riescono ad avere accesso alla documentazione da me inviata, ma che dovevo stare tranquillo e che non c'era bisogno di inviare di nuovo il modulo. Addirittura un operatore mi comunica che il giorno 21 è stato correttamente processato il modulo, e che quindi a breve avrei avuto la fornitura di luce. Passa un'altra settimana, e ancora nulla. Lunedì 26 richiamo il servizio clienti e mi dicono che non hanno ricevuto niente (anche a causa dell'aggiornamento dei servizi informatici che utilizzano) e che quindi avrei dovuto rinviare il modulo di istanza luce (a differenza di quanto aveva detto il precedente operatore). Invio per la terza volta il modulo lunedì 26 mattina, sempre sia su email sia tramite upload. Richiamo martedì 27 per avere conferma che tutto sia andato bene, e mi dicono che il modo era stato ricevuto, che era corretto, e che a breve l'avrebbero inoltrato al distributore. Ieri, 29 giugno, chiamo nuovamente il servizio clienti il quale mi comunica che è stato ufficialmente inoltrata la richiesta alla distribuzione. Questa mattina, 30 giugno, sperando che oramai questa odissea stesse volgendo al termine, chiamo la distribuzione, la quale però mi comunica che la mia richiesta ha ricevuto un KO, a causa del fatto che era stata inoltrata una richiesta di "prima attivazione", anziché di "subentro", e che era stato comunicato a plenitude. Quindi anche in questo caso l'operatore di plenitude ha commesso un errore, inviando una richiesta di prima attivazione, anziché di subentro come da me richiesto e ripetuto ad ognuna delle 10 e più chiamate effettuate. Tale informazione chiaramente non mi è stata fornita da plenitude, così ho dovuto chiamare anche questa mattina, 30 giugno, al servizio clienti, il quale mi ha detto che avrebbero fatto la segnalazione all'ufficio tecnico e che entro 72 ore avrei avuto una risposta. Ad oggi, 30 giugno 2023, sono 15 giorni che io ho firmato il contratto per il subentro della luce e io sono 15 giorni che non ho elettricità in casa. Senza elettricità non è possibile viverci, quindi metà affitto (300€) io l'ho perso non potendo usufruire dell'abitazione, e sono stato costretto a dormire in albergo (nei pressi di Roma) dovendo spendere oltre 80€ a notte, o facendomi ospitare da colleghi. Il danno economico (oltre 600€ tra affitto perso e notti in albergo) e morale (ho dovuto passare 15 giorni, tutti i giorni, nelle poche pause che avevo in ufficio, a chiamare il servizio clienti senza mai arrivarne a capo a causa della loro impreparazione) che ho subito in questa trattativa, che ancora non è conclusa poiché ancora non ho elettricità, è sostanzioso. Chiedo di avere quanto prima l'elettricità in casa e di essere ripagato del danno economico e morale che ho subito.
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