Reclamo N° 129167
Anna
13 Novembre 2018
Ho un debito con enigaseluce .
Li ho più volte contattati spiegando la mia situazione, mia figlia ha dovuto tornare a vivere a casa con me e ci ritroviamo in due a vivere con la mia pensione di 820 euro al mese.
Avevo stipulato un contratto con Eni in quanto l'operatore mi garantiva la fatturazione mensile dei consumi durante il mese invernali e nessun maxiconguaglio.
Invece si è verificato proprio l'opposto.
Tre bollette per un importo di circa 1000 euro non rateizzare dalla società.
Ho pagato quello che ho potuto per sanare il debito ,ma sono sordi a qualsiasi mia richiesta,la risposta che mi viene rimbalzata è di rivolgermi al mio comune.
Il mio comune non ha politiche di sostegno economico per chi possiede una casa.
Ora sono perseguitata anche dal recupero crediti GE.RI e dall'avvocato Maurizio Cenci.
Ancor dopo che mi sono accordata per un versamento di duecento euro a fine mese continuano a chiamare ,con la media di tre telefonate l'ora.
Inviano SMS intimidatori ed ho ricevuto una lettera da questo avvocato in cui mi impone di pagare entro tre giorni ,pena il pignoramento presso il mio domicilio.
Oltre a non riuscire a contattare Eni per accordarci vivo l'angoscia che qualcuno si presenti a casa a esigere soldi o pignorare qualsiasi cosa.
Vorrei tanto essere ascoltata da Eni e che venga accettata la mia proposta di pagamento.