Reclamo N° 70906
Adriana
08 Novembre 2017
La scrivente pur sollecitando via fax (unico modo per poter interloquire con il servizio di riattivazione della fornitura gas) la riattivazione presso la propria abitazione, della fornitura del gas a suo tempo sospesa per potenziale pericolo, a tutt'oggi si trova a non poter accedere nella propria abitazione in quanto sprovvista di tale fornitura.
I fatti in breve:
in data 26/10/2017 la sottoscritta invia per fax, come richiesto, la documentazione che attesta la tenuta dell’impianto e, in data 28/10/2017 invia un secondo fax per sollecitare con cortese urgenza l’operazione di riattivazione in quanto costretta a tutt’oggi a non poter entrare nella propria abitazione e a trasferirsi in altra sede, con conseguenti disagi e costi aggiuntivi di notevole entità.
In data 31/10/2017, veniva contattato telefonicamente mio marito da persona dell’Italgas (?) che gli comunicava che dalla documentazione della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Latina fornita dal sig. CASONI Stefano, il tecnico che ha svolto il controllo dell’impianto nell’ abitazione in oggetto, il suddetto non risultava abilitato a svolgere tale attività in quanto in possesso dell’autorizzazione alla “lettera D” e non dell’autorizzazione “ lettera E”.
Nella stessa data la sottoscritta inviava un ulteriore fax dove allegava nuovamente l’ultima pagina della documentazione già inviata in precedenza, dalla quale si evinceva che il suddetto CASONI Stefano era invece abilitato “lettera C”, “lettera D” e “lettera E”.
Da questa data, la sottoscritta non ha avuto più notizie di alcun genere. Si fa presente che da parte dell'ENI non è giunta alcuna comunicazione scritta relativa alle motivazioni che non consentono la riattivazione.
Sarò costretta a presentare querela per interruzione di pubblico servizio senza giusta causa e richiedere il risarcimento di tutte le spese sostenute?
Grazie