Reclamo N° 121602

Giovanni
27 Settembre 2018
Questa nota è la sintesi della quarta spiegazione inviata a tre interlocutori diversi, per recupero crediti, della Spett- ENI, tra i quali la Spett. Cerved Group S.p.A., Via Unione Europea n° 6/A-6/B - 20097 SAN DONATO MILANESE, nonché ad un “Punto ENI”.di Firenze, Via Maccari. La Storia Successivamente al 18 novembre 2016, data dell’ultima bolletta ENI, già intestata a Bellini Giuliana, mia moglie, utente e coabitante, in via dei Colli ì, 29, 50058 Signa (FI), POD: IT001E40837716, io sottoscritto D’Uva Giovanni subentrai all’utenza stessa pur lasciando la domiciliazione del pagamento presso il Bancoposta di Signa intestato alla stessa Bellini Giuliana. In sostanza l’esercizio a mio carico attiene parzialmente all’anno 2017 e parte del 2018 in cui subentra il nuovo utente, mente i contenzioso oggetto delle presente è dell’anno 2016 Tutti i pagamenti avvengono senza eccessivo controllo essendo il conto Bancoposta di modeste entrate, come di modesti importi erano le bollette precedenti e successive per il fatto che la presenza delle persone (i nostri figli) era andata sempre a diminuire perché resosi autonomi, nonché per la sporadicità dell’occupazione dell’alloggio anche da parte nostra essendoci, in quel periodo, recati spesso in Romania, località Ciorari, comune di Stojna distretto di Gorj e in prospettiva di trasferimento nell’abitazione di nostra nuora Elena Borselli, di Barberino di Mugello, dove nell’anno 2018 abbiamo preso la residenza e dove durante il 2016/17 ho prestato opera per realizzare un restauro, curando particolarmente l’impianto elettrico. Pertanto L’utilizzo delle energia va attribuito all’occasionale illuminazione serale quando, talvolta molto raramente, rientravamo, a un frigorifero e un televisore. Come riscaldamento e acqua calda utilizzavamo, da anni, una cucina economica a legna. Fortunatamente, a nostra insaputa, non vennero pagate, per insufficienza di fondi, bollette di importi molto elevati perché, altrimenti, se fosse stato il mio conto personale l’importo avrebbe prosciugato oltre due mensilità delle mie magre entrate. Al 1° sollecito di pagamento da parte di certa Sigg.ra Bottari scoprimmo un eccessivo insoluto, di ben 3.009, 92 € (tremilanove euro e novantadue cent.), secondo noi non assolutamente dovuto sia in raffronto agli anni precedenti che a quelli successivi. Avevo accettato con fiducia il contratto proposto da un venditore E.N.I. nonostante che con E.N.E.L. non avevo mai avuto disguidi, per il fatto – mi scuso per la nota inopportuna in questa sede – che ero stato un estimatore del Fondatore. Premesso quanto sopra e a conoscenza delle situazione, come suggerito della Signora Irene Bottari – dopo pochi mesi non più reperibile perché, forse, destituita dall’incarico - mi recai al “Punto ENI” più vicino in Firenze, via Maccari, dove il 26 Giugno 2017 un addetto fece subito una richiesta di verifica dell’impianto e del contatore e delle varie misure elettriche. Interventi successivi per il sollecito della pratica al predetto punto ENI non hanno dato risultato, mentre nell’ultimo contatto, purtroppo informale, (esiste solo una traccia sul margine superiore del modulo di richiesta, scritta per mano dell’addetto al Punto Eni ) risultò che tale richiesta era stata inspiegabilmente annullata. Non abbiamo mai avuto alcuna chiamata sia sul telefono fisso (ora disdetto per trasferimento) che sul portatile. Invece giungono in continuazioni chiamate che sollecitano il pagamento. A disposizione per la consegna di documentazione e bollette.
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