Reclamo N° 169757

A giugno 2019 ho disdetto il mio contratto con Fastweb (Internet e linea fissa) a causa di improvvisi e costanti disservizi e lentezza esasperante del collegamento. Tra aprile e giugno 2019 o fatto numerose segnalazioni al call center, ma sono stata informata che ‘la linea non era migliorabile’ – questa risposta mi sembrava inverosimile perché precedentemente il servizio era stato ottimo, al punto che avevo consigliato Fastweb ad amici in paese. A giugno ho chiesto al tecnico che ripara/aggiorna il computer quando necessario di parlare con il call center e si è sentito dire ‘se non è soddisfatto del servizio, cambi operatore’. In seguito, ho ricevuto una chiamata dal call center che mi informava di nuovo che la linea non era migliorabile, e che pertanto avevo il diritto di annullare il contratto. Ho confermato che questo fosse la mia intenzione e il giorno dopo ho inviato una raccomandata A/R con la quale annullavo il contratto. Ho pagato l’ultima fattura e ho stipulato un contratto con un altro operatore. Ho annullato il RID presso la mia banca. Ho ricevuto da Fastweb un modulo da compilare per la restituzione del router. Ho compilato il modulo, l’ho restituito a Fastweb e ho messo il router nella sua scatola originale pronto per la restituzione (il modulo dice che verranno inviati istruzioni a riguardo). Ad inizio novembre ho ricevuto da un’agenzia recupero crediti una lettera che chiede il pagamento di alcune fatture per conto di Fastweb, tutte (apparentemente) datate dopo la disdetta del contratto e una addirittura datata dicembre 2019 (anche se la lettera dell’agenzia è datata ottobre 2019). Non intendo pagare queste fatture perché si riferiscono ad un servizio di cui non usufruisco, ma mi chiedo perché Fastweb continua ad ignorare le mie comunicazioni a riguardo.