Domenico
07 Giugno 2018
Ad inizio Maggio ho contattato telefonicamente il centro assistenza per malfunzionamenti sulla linea fibra. L'operatore mi ha riferito che la mia linea aveva un problema con la cabina principali, di proprietà di Telecom; essendo necessario l'intervento di un tecnico, non garantivano la line per un periodo fino a 3 mesi. Quindi. Mi hanno offerto un cambio operatore gratuito (ero al 16° mese di contratto, sui 24 minimi) e lo stesso operatore mi ha messo in contatto con TIM, che garantiva la risoluzione del problema. In più, garantiva la chiusura del contratto con Fastweb in automatico, una volta attivato il contratto con TIM.
Da quel momento ho avuto contatto soltanto con TIM.
Dopo qualche settimana ho avuto l'attivazione della nuova fibra ottica, ma dalla pagina personale Fastweb ho notato come la linea fosse ancora attiva. Contattando di nuovo gli operatori, ho scoperto che non hanno traccia del mio reclamo, né della procedura di cambio operatore per disservizio. Ho quindi inviato una raccomandata con queste informazioni, per chiedere spiegazioni ed interrompere la linea. Ma, come risposta, ho ottenuto una chiamata di una operatrice con la comunicazione di addebito di €200 per chiusura anticipata della rete, poiché per loro non è mai esistita la telefonata e neanche la richiesta di cambio provider da parte dell'operatore interno.
Ho scoperto, però, che anche altre persone di mia conoscenza hanno subito lo stesso trattamento, dando quindi ipotesi di un comportamento scorretto da parte della società per evitare le riparazione della rete e ottenendo l'addebito della somma per rescissione anticipata.
Attualmente ho accettato la richiesta di chiusura contratto, per lasciare definitivamente questa società.
Vorrei però conoscere altre opinioni su come far valere i miei diritti.
