Guglielmo
16 Dicembre 2020
anni addietro avevo collegato la mia linea telefonica di casa con fastweb per internet e il traffico telefonico, al tempo per avere l'allaccio ti chiedevano di autorizzare direttamente il rid presso la banca per il pagamento delle bollette. Ora tre anni fa causa ripetute mancanze di linea e la possibilità di tornare in tim con la più funzionale fibra ho consentito alla tim di istallarmi il loro servizio. All'atto dell'installazione il tecnico mi fece firmare un documento nel quale vi era indicato il subentro della nouva linea con un nuovo numero, e che non erano necessari ulteriori comunicazioni a Fastweb poiché la linea dove loro erano allacciati veniva disattivata. A marzo di quest'anno mi accorgo che la Fastweb continuava a prelevare sul mio conto la somma dell'abbonamento e non solo nell'arco di questi tre anni, da un controllo effettuato sui miei estratti conti, mi era stato comminato un aumento dell'abbonamento chiaramente senza mai darmene notizia. Innumerevoli sono stati i miei tentativi di prendere contatti con la fastweb per chiedere conto di citati prelievi tanto che mi recai in banca e sospesi il rid a favore di fastweb. Da allora immediate e puntuali giugevano bollette per i mesi successivi sia via e-mail che cartacei ed io continuavo a tentare in tutti modi di contattare la vfastweb senza riuscirvi. ora in questi giorni mi è arrivata addirittura una e-mail di una società di recupero crediti per una somma di circa 400 euro corrispondente ai mesi successivi blocco del rid. preciso che in questi anni ho erogato a fastweb la somma di circa 2000 euro per un loro servizio allacciato su di una linea non più attiva, tanto che mi chiedo come facevano a conteggiare il mio traffico se non si sono accorti la linea era stata disattivata .Consigli su come mi devo comportare
