Reclamo N° 82154

Oxana
22 Gennaio 2018
Gentile consumatori, Con la presente illustro per grandi linee la fattispecie connessa al mio abbonamento Fastweb n. 5858834 che, dopo una serie interminabile di telefonate al servizio clienti, disdette ufficiali e richiesta di chiarimenti inoltrate al suddetto servizio, risulta ancora attivo e ad oggi con richiesta di liquidazioni di emolumenti pendenti e, a detta della stessa Fastweb, dovuti. Più nello specifico, preme evidenziare come ho preliminarmente richiesto un trasloco della linea in data 18.9.2017 a seguito di un mio spostamento di domicilio da via Rita,1 Anzio a via Nina, 1 Anzio. A seguito di questa richiesta di trasloco, ho effettuato nei successivi 56 giorni oltre 40 chiamate al servizio cliente relativa alla richiesta di informazioni sullo stato della procedura. Lo stesso servizio, nel rimandarmi al servizio “traslochi”, sempre irraggiungibile, non mi ha mai fornito motivazione ufficiale alla non attivazione dello spostamento della linea pur considerando sempre attivo il mio abbonamento presso il precedente indirizzo e dunque oggetto di fatturazione. Esasperata dall’assenza di internet per un periodo superiore ai 40 giorni che, a detta di Fasteweb, erano il numero massimo di giorni possibile per completare la procedura di trasferimento della linea, mediante richiesta effettuata al servizio clienti in data 13.11.2017, ho provveduto a richiedere informazioni circa la corretta modalità di rescissione del mio contratto. Considerato, e si ritiene utile ribadirlo, che la richiesta di trasloco non è mai stata effettuato o completata presso il nuovo indirizzo pur avendo staccato la linea presso il vecchio e originario indirizzo. Ciò posto in data 14.11.2017 ho provveduto ad inviare pec all’indirizzo Fastweb preposto concernente il recesso dal mio contratto e allego per completezza di informazioni copia dell’avvenuta ricezione. Ho in pari data provveduto a comunicare al servizio clienti l’invio della documentazione accertandomi che il mio contratto sarebbe concluso con una decorrenza di 30 giorni dall’invio della pec e pertanto il 13.12.2017. Nei giorni successivi ho in ogni caso, consapevole delle ambiguità burocratiche della società di cui avevo avuto prova in precedenza, provveduto ad effettuare oltre 20 chiamate al servizio clienti Fastweb per verificare il corretto instradamento della procedura, tuttavia inaspettatamente a metà dicembre ho ricevuto una fattura relativa al periodo dal 16.11.2017-10.01.2018 di 60,42 euro. Successivamente all’emissione della fattura sopracitata ho immediatamente ripreso contatti con il servizio clienti al fine di chiarire come mai venisse emessa una fattura riferita ad un termine di scadenza successivo alla data di chiusura presunta del contratto a seguito di pec. Ho pertanto fatto richiesta di rimborso per il periodo dal 13.12.2017 al 10.01.2018 richiedendo e segnalando ancora una volta la richiesta di cessazione. In data 15 dicembre 2017, alla scadenza dunque dei 30 giorni dalla pec ho ancora richiamato Fastweb per avere notizie circa l’effettiva chiusura del mio contratto, in quella data ho avuto comunicazione che il mio contratto era ancora attivo e non risultava nessuna pec di disdetta. Ho immediatamente pertanto inoltrato nuovamente la stessa al servizio clienti chiudendo tramite la mia banca Unicredit anche l’accesso al mio conto corrente e richiedendo all’istituto di credito il rimborso integrale della fattura (la modalità di pagamento fatture era addebito diretto sul conto corrente). Ho avvertito anche Fastweb con una nuova chiamata al servizio clienti segnalando che solo a seguito di ricalcolo dell’effettiva spettanza e alla conferma dell’effettivo recesso avrei provveduto a liquidare nuova fattura correttamente emessa per il periodo dei 30 giorni successivi alla mia pec di disdetta. All’esito di questa mia richiesta e con l’inizio del nuovo anno ho ricevuto di nuovo fattura relativa al periodo già evidenziato 13.12.2017 al 10.01.2018 e in conseguenza della mia richiesta di informazioni il servizio clienti mi ha comunicato che la pec di recesso non aveva alcun valore perché in corso una procedura di trasloco. Ho dunque ritenuto opportuno evidenziare tali situazioni e richiedere il vostro qualificato parere per tutelarmi nei confronti della società Fasteweb e a tal riguardo richiedo specifiche circa la procedura da seguire per ricevere la vostra consulenza e aiuto.
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