Reclamo N° 236304

Emiliano
27 Maggio 2021
Ho ricevuto una lettera di diffida e messa in mora da parte di uno studio legale per il mancato pagamento di alcune bollette dopo che Fastweb ha impropriamente interrotto il servizio di linea telefonica. In particolare, siamo stati privati della connessione internet a Maggio 2019, in pieno lockdown, senza alcuna notifica da parte di Fastweb. Invano abbiamo cercato di contattare il servizio clienti il quale ci ha continuamente ripetuto che il nostro codice cliente era inesistente. Questo non ci ha permesso in alcun modo di riattivare il servizio e usufruire dello stesso. Dopo 2 mesi, nei quali il servizio clienti Fastweb non è stato in grado di ripristinare il servizio, abbiamo inviato una PEC per indicare che avevamo più volte cercato di rescindere il contratto senza successo, che non eravamo più disposti a pagare fatture per un servizio non attivo sul quale non abbiamo ricevuto alcun tipo di assistenza. Inoltre, a partire da Luglio 2019 sulla stessa linea, per ovviare alle mancanze di Fastweb, è stato attivato un altro contratto telefonico. La richiesta in oggetto oltre che impropria mi sembra fuori ogni tipo di logica. Soprattutto non è stata in alcun modo processata e revisionata da una società di recupero crediti che ha avviato la pratica. Cosa posso fare in queste condizioni? Come posso procedere?
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