Michel
10 Settembre 2017
Il 13 giugno 2017 ho aperto una richiesta di trasferimento della linea fissa al nuovo domicilio avendo accettato una vantaggiosa offerta proposta per via telefonica da un operatore per rifiutare alla disdetta che ho richiesto via raccomandata.
Avevo bisogno di connettermi entro la fine di giugno, ma il tecnico inviatomi a casa per collegare la rete mi disse che non era possibile a causa del linee sature e che sarebbe servito un ampliamento di linea.
Prima di vedere qualcuno lavorare per risolvere questo problema sono passati 55 giorni, senza avere spiegazioni soddisfacenti per l'attesa, senza azioni pratiche per velocizzare e sollecitare i reparti competenti con decine di chiamate a pagamento verso Fastweb e continue richieste tramite social care (i quali si sono azzardati anche a fare dell'ironia sulla mia situazione), quando poi effettivamente i tecnici incaricati dall'azienda che opera nel territorio, Telecom/TIM, mi hanno collegato ad una seconda centralina. Ho informato subito Fastweb che ha risposto di aspettare la comunicazione dei tecnici del lavoro compiuto.
Ad oggi sono 89 giorni che attendo che la rete venga attivata.
Chiamando personalmente Tim sono riuscito ad accordare con l'operatore che venisse comunicato l'avvenuto collegamento alla linea, ma Fastweb continua a ripetermi di vedere nei server la data del 14 settembre come quella prevista allo sblocco della pratica.
L'azienda mi ha assicurato il rimborso del canone mensile che io puntualmente sto pagando da quando ho sottoscritto l'abbonamento con loro, ma questo trattamento è inspiegabile e a dir poco imperdonabile. Cosa posso richiedere oltre il semplice rimborso dei soldi dell'abbonamento per compensare questo disservizio molto grave?
