Luigi
23 Febbraio 2018
In data 21/10/2017, il sottoscritto inoltrava richiesta di abbonamento residenziale, tramite canale telematico, per servizio internet e telefonia;
In data 6/11/2017, avendo preso atto che tale abbonamento era stato attivato esclusivamente per il servizio internet, e che lo stesso abbonamento era immodificabile, il sottoscritto inoltrava richiesta di recesso dal contratto, tramite raccomandata A/R;
Nonostante, la predetta comunicazione, in data 26/11/2017, Fastweb provvedeva illegittimamente ad emettere fattura per € 36,53, incassata sul mio c/c tramite RID;
Nei giorni successivi mi sono recato più di una volta presso la Sede Fastweb di Viale Europa/Roma per sollecitare l’attivazione del recesso e la restituzione degli importi, senza mai ottenere risultato;
In data 26/11/2017, fastweb provvedeva illegittimamente ad emettere fattura per € 24,95;
in data 11/01/2018 inviavo reclamo a fastweb a mezzo raccomandata A/R per quanto sopra descritto, non ottenendo alcun riscontro.
In data 21/01/2018, fastweb provvedeva illegittimamente ad emettere ulteriore fattura per € 24,95;
Infine in data 27/01/2018 inviavo disdetta a fastweb a mezzo raccomandata A/R a seguito della quale è stato finalmente risolto il contratto.
Oltre le tre bollette già pagate, dovrò sostenere il costo del modem, oltre alle penali previste per disdetta anticipata, visto che il recesso nei termini di legge non è stato preso in considerazione.
