Anito
02 Febbraio 2019
Nel luglio 2018 il mio modem Fastweb si è fuso. Chiamato il servizio clienti che mi ha assicurato la sostituzione dello stesso nel giro di due giorni. Infatti il giorno dopo mi hanno telefonato per fissare un appuntamento e così è stato. L'appuntamento mi è stato fissato anche con una mail per il giorno successivo. Al terzo giorno di mancata sostituzione del modem ho richiamato il servizio clienti e mi hanno detto che c'era stato un disguido e che avremmo dovuto fissare un nuovo appuntamento. A quel punto dovendo partire per le vacanze già prenotate, ho inviato raccomandata con ricevuta di ritorno a Fastweb per disdire il contratto, ho bloccato il RID su cui venivano addebitate le fatture e sono partito. Premetto che la mancata sostituzione del modem e quindi l'assoluta mancanza di linea telefonica mi ha creato diversi problemi compreso quello dell'allarme di casa collegato al telefono stesso. Praticamente da luglio 2018 sono rimasto senza telefono fisso. A settembre mi vedo recapitare una fattura di Euro 38,75= emessa il 01 sett. 2018 riferita al periodo dal 01 agosto al 31 agosto 2018 che naturalmente non ho pagato perché, secondo me, non dovuta. Qualche giorno fa invece ricevo una telefonata da una certa società di recupero crediti e precisamente la GE.RI. che mi chiede addirittura Euro 95,67 per tre fatture non pagate (Agosto-Settembre-Novembre). Ricordo che era da Luglio che io non usufruivo del servizio telefonico.
E' normale una cosa del genere? Cosa devo fare? Nonostante abbia cercato di spiegare, mi è stato risposto che a loro non interessavano le mie spiegazioni, ma essendo una società di recupero credito volevano solamente i soldi altrimenti avrebbero agito tramite vie legali. E continuo a ricevere telefonate minacciose, da parte della GE.RI l'ultima qualche minuto fa.
Ringraziando anticipatamente, invio distinti saluti
