Riccardo
14 Maggio 2019
Salve, vi contatto in merito ad un problema che mi sto trovando ad affrontare, che si chiama GE.RI (Gestione Rischi Srl)
Parto dal principio: Nel 2016 ho sottoscritto un abbonamento fastweb (linea fissa) Dopo diversi mesi di utilizzo, per via del costo della bolletta, (che tentammo in famiglia di abbassare richiedendo nuove offerte all'operatore) mia madre, contattata da un call center Telecom, sottoscrive un'altra offerta molto più vantaggiosa. Telecom tuttavia ci ricontatta dicendo che Fastweb non ha concesso la portabilità del numero. In parole povere senza rendercene conto e a nostra totale insaputa, ci siamo trovati ad avere due linee attive in una. Nessuno ci aveva informati, nessuno ci aveva avvertiti che avremmo dovuto terminare il contratto Fastweb. Quindi, con la linea Telecom attiva sulla precedente, e con quella Fastweb non utilizzabile ci siamo trovati a continuare a ricevere bollette, e dopo la seconda abbiamo scoperto il problema. Mi sono subito mosso per rispedire il modem, chiudere il numero con raccomandata con ricevuta di ritorno. Nonostante avessimo segnalato questo assurdo disguido ad entrambe le compagnie, nessuno si assume le responsabilità dell'accaduto. Nel frattempo arriva anche la terza bolletta, che ovviamente noi decidiamo di non pagare, e che tentiamo di contestare direttamente agli operatori.
Fastweb scompare nel nulla, e spunta una società chiamata Gestione Rischi che mi contatta (la linea era a nome mio) e con fare molto intimidatorio, minacciandomi di pignorare tutti i miei beni, tentano di riscuotere quello che loro chiamano debito. Ne susseguono una serie di litigate telefoniche, anche perché loro mi chiedevano il pagamento di 250 euro. Dopo parecchi tentativi, anche loro scompaiono nel nulla.
A Gennaio di quest'anno, vengo nuovamente contatto da Gestione Rischi, i quali non solo mentono sul fatto di non avermi mai contatto, ma una certa dott.ssa Pinna mi minaccia di pignoramenti, atti giudiziari vari, e mi intima di essere un bugiardo per mentire sulle questioni inerenti alle dinamiche Fastweb, tra l'altro non permettendomi mai di parlare. Al che, con questo tipo di comunicazione, io decido di chiudere la chiamata, richiamare per fare una segnalazione direttamente a loro. Ho finalmente la possibilità di parlare con qualcuno che usa un approccio completamente diverso, e acconsento ad un piano di rientro per poter pagare questo cifra che ho più volte contestato, che ammonta a circa 200 euro. Acconsento perché stanco e stufo di questo tormento, e di tutte queste minacce. Ci si accorda per suddividere il pagamento in 6 rate. Mi chiedono di fare dei bonifici, e di dare delle conferme via Whatsapp di avvenuto pagamento (Cosa che mi appare piuttosto strana) Pago la prima rata, e non ricevo nessuna ricevuta, nessuna conferma di avvenuto pagamento. La cosa mi insospettisce molto, anche perché Io non ho nessuna documentazione cartacea, nessun contratto firmato per questo piano di rientro. Mi sento truffato, perché senza niente in mano, cosa impedisce a queste persone di venirmi a chiedere tra un'anno e mezzo/due anni di saldare nuovamente questo debito? Non so quanto possano valere le notifiche dei bonifici di un app, quindi decido di interrompere nuovamente i rapporti con questa società e di non rispondere più alle loro telefonate. Che sono tante e soprattutto nessuno mi permette di parlare, di spiegare, nulla. Oggi mi è arrivata una lettera, una comunissima lettera (no raccomandata) con un bollettino da parte loro con la cifra di 205 euro, e mi chiedono di pagare entro 15 giorni, altrimenti procederanno ad avviare "le azioni ritenute più idonee al fine di tutelare il proprio credito".
Non so più a chi rivolgermi, prima di andare da un avvocato, perché non so di cos'altro possano essere capaci.
Spero che il racconto degli eventi possa risultare chiaro, e conciso. Vi ringrazio per la vostra disponibilità.
