Lorenzo
05 Febbraio 2021
a maggio 2020 ho cambiato operatore su telefono fisso (solo traffico dati) da Wind a Tim. Ho il codice migrazione e mi è stato detto al telefono in fase di cambio che non avrei dovuto fare nulla. Dopo 6 mesi mi ha contattato una soc. di recupero crediti per 400€ di bollette arretrate wind. io avevo la domiciliazione bancaria che ho disdetto col nuovo contratto. Wind sostiene di avermi sollecitato con lettere ma l'indirizzo a cui spediva i solleciti è inesistente. In fase contrattuale è stato inserito infatti un indirizzo errato. Come potevo essere quindi a conoscenza della doppia bolletta?
Wind non avrebbe dovuto mandarmi una raccomandata? Perché si sono mossi solo dopo 6 mesi (quando si poteva risolvere l'equivoco dopo la prima bolletta non riscossa?). Ha qualche valenza il fatto che l'indirizzo di domiciliazione fosse inesistente? Perché non è stato confrontato con i dati anagrafici richiesti in fase di attivazione? Cosa posso fare? grazie
