Cristina
09 Luglio 2018
Buongiorno, nell'Aprile 2014 sottoscrivo in un negozio di un centro commerciale un contratto per internet mobile (cube3), con loro avevo già il contratto telefonico come p.iva.
Dopo aver firmato mi viene messa nella busta una scheda sim che non volevo né mi serviva, dicendomi che era già compresa nel prezzo. La sim non è mai stata attivata né tolta dall'involucro. Me ne dimentico, pensando che "tanto è gratis e compresa in quello che già pago".
Hanno cominciato ad addebitarmi 5 € al mese su cc bancario senza che io avessi autorizzato gli addebiti automatici, infatti è una linea a parte rispetto a quella degli altri contratti con loro (cube e telefono, sempre come p.iva).
Dopo qualche mese, senza avvisare (mi hanno detto che avevano avvisato tramite sms, peccato che la scheda non fosse in nessun telefono) hanno aumentato il prezzo a 8 € al mese e oggi mi sono trovata un addebito finale di più di 50 € per aver recesso il "contratto" prima dei 30 mesi. Contratto mai voluto, mai firmato, di cui non ho neanche una fattura con i pagamenti certificati. Semplicemente si sono presi i soldi senza produrre alcuna informazione in merito e per un servizio mai richiesto esplicitamente. Quella di oggi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso di mesi e anni di micro addebiti bancari.
Ho contattato l'azienda e mi dicono di fare reclamo al negozio, che loro non possono fare niente. Al negozio so già che si inventerebbero qualche altra fandonia, motivo per cui scrivo direttamente a Voi, sperando di poter far valere qualche diritto, per lo meno per principio. E' un furto, una truffa. Non possono sempre passarla liscia.
Grazie, cordiali saluti.
