Piero
28 Dicembre 2017
Buongiorno, vorrei sottoporre alla vostra attenzione un problema che ho avuto con l’operatore telefonico Tre, ma penso sia un problema comune a tutti. Nel gennaio 2017 sottoscrivo con l’operatore Tre un contratto da 5 euro al mese, anzi ogni 4 settimane, nel giugno 2017 ricevo un sms dove mi si avvisa che a partire dal 1° luglio 2017 il canone sarà aumentato a 7,99 con possibilità di recesso senza penali entro 30 giorni. Io non recedo, anche perché in quel periodo non esistevano offerte più vantaggiose, ma invio una mail per richiedere che il contratto sia rispettato. Ricevo una mail di risposta piena di bla-bla-bla dove si afferma che secondo condizioni generali di contratto esiste questa possibilità. Nei giorni scorsi scopro che Tre ha nuove offerte da 3 o 5 euro al mese, mi reco nel solito punto vendita della mia zona chiedo informazioni e mi si dice che posso sottoscrivere un nuovo contratto pagando però 49 euro di penale. Ma è possibile che in questo Paese solo il popolino bue debba rispettare le regole? Perchè si permette che un contratto debba contenere decine di pagine scritte con caratteri microscopici, fatto appositamente affinchè non sia letto? Perchè se le grandi compagnie possono variare le condizioni di un contratto sottoscritto precedentemente, io atomico essere non lo posso fare? Perchè il sistema non tutela l’anello debole di questa catena? Perchè non esiste la possibilità di recedere in qualunque momento senza penali?
Questo non è solo un problema di telefonia, ma è un problema molto più ampio che riguarda molti altri settori, (es assicurazioni vedi obbligo di disdetta) se non proprio il Sistema Italia.
Grazie per l’attenzione e Buon Anno.
