Claudio
17 Luglio 2017
Ho avuto dalla 3, in data 18/5/2017, la comunicazione della variazione delle condizioni contrattuali, e potevo recedere o passare ad altro operatore senza alcun costo e/o penali entro il 30/6. Premetto che avevo stipulato un contratto senza telefono, ma con vincolo e pagamento con carta di credito per avere 2gb di internet in più, con la promo all in plus. Quindi seguendo le direttive della 3 a questo link http://tre.it/at1-lug-2017, sono passato ad altro operatore (TIM) in data 23/5/2017, ma in data 7/7/2017, ricevo un'addebito sulla mia carta di credito di euro 50,65, ed in più noto che in data 24/6/2017, sono stati fatti due addebiti di 1 euro, per verificare che la carta era attiva. Ho provato ha chiamare la 3, ma questa non ha sentito ragioni, e mi dice che la penale è regolare, in più ho disconosciuto il pagamento sulla carta e bloccata la carta, ma nonostante tutto questo, l'addebito è stato fatto e non possono bloccarlo, quindi mi hanno consigliato dalla banca, di rivolgermi a voi. Vi chiedo se vi sembra possibile che vengano trattati cosi i clienti, dato che io ho seguito le istruzioni della 3 che riportano: come previsto dall'art. 70 comma 4 del codice delle comunicazioni elettroniche, entro il 30 giugno 2017 è possibile passare ad altro operatore o esercitare il diritto di recesso dai servizi 3 senza penali né costi di disattivazione. Quindi io essendo passato ad altro operatore, non dovevo fare nessuna comunicazione di recesso, dato che l'italiano mi sembra corretto, e chiede di passare ad altro operatore "o" esercitare il diritto di recesso, non dice che devo farli entrambi. In più aggiungo che ho voluto lasciare la 3, perché questa aveva già cambiato altre 2 volte il mio contratto, senza che io potessi fare niente, la prima volta mettendo a pagamento i messaggi per le chiamate perse, e la seconda mettendo a pagamento l'uso della tecnologia LTE, ed in più molte volte mi hanno addebitato 9 centesimi per "pagine sotto copertura tre".
