Marco
27 Giugno 2019
Ho sottoscritto un contratto business di linea fissa della Tre per uno dei miei punti vendita con un'offerta denominata Internet100 in aprile 2018. A Gennaio 2019 ho richiesto il recesso dal contratto poiché il punto vendita è stato chiuso. Mi hanno quindi addebitato tutte le rate del modem che mi hanno obbligato a sottoscrivere unitamente al contratto nonostante abbia detto che esiste una legge che sancisce l'assoluta indipendenza nell'utilizzare un proprio modem, in più hanno addebitato costi per recesso anticipato. Questa vessazione coercitoria fondata sulla ovvia ignoranza del consumatore deve finire, non si può obbligare un utente a restare in contratto con loro senza aver beneficiato eventualmente di nessun beneficio, come per esempio un telefonino o altro. Non si può essere obbligati.
