Reclamo N° 62249

Ivan
12 Settembre 2017
Il 5/9/17 ho ricevuto un messaggio dal gestore della carta di credito per due richieste di addebito di 50.65 euro per un totale di 101.30 euro a favore di TRE FATTURE CONSUMER. Non ho le due fatture in mano in quanto non ho più accesso al portale TRE. Immagino possa trattarsi di addebito per risoluzione del contratto in essere. In merito Vi segnalo di aver ricevuto messaggio da TRE (allegato printscreen) indicandomi che a partire dal 01/07/2017 i costi dell’abbonamento in essere per le numerazioni 349 4004XXX – 391 4883XXX avrebbero avuto un aumento di 2.99 euro per abbonamento. A seguito di proposta di variazione unilaterale del contratto in essere avrei dovuto recedere entro 30/06/2017 così non mi sarebbero stati addebitati i costi di recesso come da istruzioni sul sito internet http://tre.it/at3-lug-2017 che recita “Come previsto dall'art. 70 comma 4 del codice delle comunicazioni elettroniche, entro il 30 giugno 2017 è possibile passare ad altro operatore o esercitare il diritto di recesso dai servizi 3 senza penali né costi di disattivazione: inviando una comunicazione con lettera raccomandata A.R.” Ho interpretato di effettuare la scelta di passare ad altro operatore tralasciando l’opzione di “o (oppure) inviando una comunicazione con lettera raccomandata”. Il giorno 28/06 ho sottoscritto con TIM il passaggio a loro delle numerazioni 349 4004XXX e 391 4883XXX entrambi a me intestate . Contattando TRE (social.tre.it) mi è stato risposto: “Ciao Ivan, nella comunicazione che hai ricevuto per la modifica delle condizioni della tua offerta dal'1 luglio, era indicata la necessità di inviare, entro il 30 giugno 2017, una raccomandata AR alla casella Postale 133 o una PEC, tramite posta certificata all’ indirizzo e-mail [email protected], con la specifica «Modifica offerta ALL-IN PLUS». Ad oggi, non ci risulta aver ricevuto AR/Pec da parte tua. Se invece l’hai inviata entro i termini, inviaci la ricevuta di ritorno o una prova d’invio e verifichiamo subito! Grazie mille!” e poi a seguito del fatto che ho contestato questa cosa in quanto "Riguardo al diritto di recesso senza costi nel caso di modifica unilaterale del contratto: se si passa ad altro operatore non è necessaria la raccomandata a/r o la pec, perché il passaggio ad altro operatore implica il recesso” Ulteriore risposta del 8/9 è stata: “siamo spiacenti ma il diritto di recesso è tutt'altra gestione. Il diritto di recesso è un'operazione che si può effettuare nei 14 gg dall'attivazione. La tua invece è stata una disattivazione prima della scadenza del vincolo contrattuale.” Rimango in attesa di Vostro cortese riscontro in merito per sapere se ho diritto ad oppormi a questo comportamento commerciale o meno.
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