Giuliano
09 Novembre 2017
Il giorno 05/06/2016 sottoscrivevo un abbonamento con la compagnia 3 per l'opzione "all in Plus - all in 400 casa", la quale prevedeva 1GB, 400 minuti e 400 messaggi a settimana per 28 giorni al costo di 5 €. La promozione era compresa della connessione LTE.
Il rinnovo dell'abbonamento avveniva tramite carta di credito. In caso di rescissione anticipata del contratto la penale prevista era di 49 €.
L'opzione LTE dopo poco tempo è stata tolta dal mio piano tariffario e inserita alla cifra di 1 €. Successivamente, con il passaggio della fatturazione a 30 giorni, E' STATO SOSTITUITO IL MIO PIANO DI ABBONAMENTO CON UN SECONDO che prevedeva: 4GB al mese 1000 minuti e 1000 messaggi a 7,99 euro al mese; avendo cosi minori benefici sulla mia promozione e dovendo pagare una somma superiore alla precedente.
La situazione si è aggravata ulteriormente quando il giorno 01/08/2017 mi venivano addebitati 11,20 euro per i servizi in abbonamento legati all'apertura di banner pubblicitari su pagine web.
Chiamando il servizio clienti, mi sono stati stornati immediatamente 10 € ma non 1,20€, sostenendo che io abbia usufruito del suddetto servizio nell'istante stesso in cui ho, secondo loro, sottoscritto l'abbonamento.
Sentendomi libero dai vincoli contrattuali accettati inzialmente nella stipulazione del contratto per l'offerta "all in 400 casa" e non per il successivo piano di abbonamento, ho deciso di cambiare operatore (20/09/17).
In data 09/11/17 mi vengono addebitati 50,65€ sulla carta di credito per rescissione anticipata.
In data odierna ho contattato il servizio clienti e mi è stato comunicato che per i reclami è necessario inviare un fax.
