Giuseppina
13 Dicembre 2017
In data 25/05/2017 ho ricevuto un avviso sms da TRE per una modifica unilaterale delle condizioni ALL IN e aumento canone di 2,99 €, con possibilità di recesso dal servizio senza penali entro il 30/06/2017.
In data 28/05/2017 mi sono recata presso forza vendita TRE - "Seven Consulting h3g" c/o Unieuro del Centro Commerciale "Le Befane" in Via Macanno a Rimini - per informazioni in merito; mi è stata proposta una modifica dell'offerta con passaggio a ALL IN PRIME e cambio intestazione del n. di telefono da me a mio marito, dicendomi che così facendo non avrei pagato costi di attivazione della nuova offerta, ma senza alcun accenno ad eventuali addebiti per recesso anticipato da vincolo.
Per aderire alla nuova offerta ho dovuto richiedere la portabilità del mio numero su nuovo numero TRE; ottenuta la portabilità dopo circa 3 settimane, in data 22/06/2017 mi sono stati addebitati il canone della nuova offerta ed il costo di attivazione di 9 € "non dovuto", che si sono sovrapposti all'addebito relativo all'offerta presente nella vecchia sim.
All'atto dell'adesione alla nuova offerta avevo anche richiesto il trasferimento del credito residuo dalla vecchia alla nuova sim, che non è stato operato.
La sovrapposizione dei canoni relativi alla vecchia e nuova offerta è intervenuta anche nei mesi di luglio, agosto e settembre.
Ai miei reclami su "[email protected]" del 04/10/2017 e 20/10/2017 mi è stato risposto che la forza vendita non avrebbe richiesto la disattivazione del contratto d'origine attraverso la compilazione della sezione di "normalizzazione", con l'inserimento del seriale della sim che in origine aveva il numero trasferito, e che il contratto di origine è stato trasformato in sim sciolta ricaricabile il 03/09/2017 dalla forza vendita.
Mi sono recata più volte a Rimini dalla forza vendita per chiarimenti in merito, che mi ha assicurato di aver agito con la corretta procedura, ribadendomi peraltro che doveva essere la TRE a disattivare la vecchia offerta presente nella vecchia sim.
A questo punto mi è stata recapitata anche la fattura con le somme dovute per il recesso anticipato; recesso che io certo non ho richiesto, avendo rimodulato il piano tariffario secondo le indicazioni di TRE proposto con avviso sms, quindi senza applicazione di penali.
Bloccato l’addebito in conto corrente della fattura emessa, in data 31/10/2017 ho effettuato un reclamo tramite PEC al “[email protected]” come consigliatomi dall’ennesimo operatore di call center contattato, con tutta la cronistoria dei disguidi ed allegando estratti conto, scansione fattura e avviso sms TRE di modifica unilaterale, ai fini dell’annullamento della fattura, del recupero degli addebiti precedenti e del credito residuo e per essere contattata dagli uffici amministrativi di TRE – Risultato: al momento nessuna risposta.
Cordiali saluti.
