Reclamo N° 163038

Nicola
09 Settembre 2019
Nel 2013 ho aderito ad una offerta che prevede una SIM ricaricabile della 3 ed uno smartphone in comodato d'uso pagando tramite RID un canone di 20eur per 24mesi. Dopo i primi 5 o 6 mesi mi viene sospesa l'utenza e mi informano dal servizio clienti che è dovuto ad un errore di aggancio del RID al mio c/c. L'unica soluzione è pagare i 6 canoni fino ad allora da loro non prelevati in un'unica soluzione. Decido di pagare quanto dovuto e mi assicurano che ripeteranno la procedura per l'aggancio del RID al c/c per risolvere il problema riscontrato. Per il resto della durata del contratto nessun problema evidente. Alla fine dei 24mesi cambia il mio piano tariffario e continuo ad essere utente H3g fino ad ottobre 2018 quando per varie esigenze decido di cambiare gestore. Poco dopo cominciano le chiamate da agenzia di recupero crediti per conto di Wind (nel frattempo si sono uniti ad H3g). Approfondendo mi viene detto che anche per i successivi canoni la tre non ha prelevato quanto dovuto dal mio conto, questo senza nessuna comunicazione né come nel caso dei mesi precedenti il blocco dell'utenza. Ci tengo a sottolineare che sono sicuro che ogni mese alla scadenza sul conto C'era disponibilità di almeno la rata pattuita. Tra l'altro l'utenza ha sempre funzionato come doveva. C'è da dire che erano i primi esperimenti che la tre faceva in Italia di telefono in comodato d'uso e, questa è una mia opinione, il loro sistema poteva non essere a prova di errori. Mi sembra strano che possano pretendere dopo tanti anni questo credito nei miei confronti e che la loro richiesta sia cominciata al momento del cambio di gestore. Chiedo per favore un vs giudizio su quanto riassunto Grazie per l'attenzione Saluti Nicola Colangelo
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