Pierluigi
22 Agosto 2021
WIND mi ha addebitato nella fattura W2115731120 del 12/06/2021 un importo di 65€ +IVA come "Costo per attività di cessazione servizio” a seguito della chiusura del contratto Absolute ADSL con numero tel. 0117641555 avvenuto tramite mail PEC il 6 Aprile scorso.
Consultando la sezione “Trasparenza tariffaria” del sito “www.windtre.it” ho trovato le condizioni contrattuali del vecchio contratto Absolute ADSL dove, alla voce "Penali per il cliente per rescissione anticipata del contratto (€)” si legge un NO, con un contributo previsto per rimborso costi disattivazione fino ad un massimo di 65€. Ciò vuol dire che la penale poteva essere anche inferiore, vista la mia fedeltà all´operatore dimostrata attivando una nuova linea più attuale (Fibra)sulla stessa utenza. Ma, a prescindere da questo punto, nella stessa sezione si trova altresì il documento "TABELLE DEI COSTI DI DISATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI TELEFONIA FISSA" con i nuovi importi per disattivazione o trasferimento utenza fisso aggiornata a luglio 2021 (in ottemperanza alla delibera AGCOM n.487/18/CONS), secondo il quale i costi di disattivazione ammonterebbero al: "valore più basso tra i «costi reali supportati da WINDTRE per il mercato del fisso» ovvero i costi sostenuti per dismettere la linea o trasferire il servizio, secondo quanto riportato in tabella (nel mio caso 50€ IVA inclusa), ed il «valore del contratto» ovvero l’importo pari ad una mensilità di canone", nel mio caso 29,70€ + IVA. A fronte di ben due segnalazioni via PEC, in cui chiedo spiegazioni riguardo l´importo di 65€, Wind dichiara la mia richiesta come non evadibile senza aggiungere le motivazioni per cui, per esempio, nel calcolo della „penale“ di 65€ applicata per la chiusura del mio vecchio contratto ADSL 011/7641555 sia stata ignorata la delibera AGCOM n.487/18/CONS di cui sopra.
