Loretta
18 Ottobre 2017
buongiorno, in data 11/10/17 mi accorgo che la mia utenza gas era stata staccata: per una serie di coincidenze tra cambio del postino, vandalizzazione della buchetta delle lettere e mia assenza per l'estate ho perso una bolletta e relativi solleciti e Hera ha staccato l'utenza. Provvedo immediatamente la sera stessa al saldo e l'ufficio competente mi fornisce l'appuntamento col tecnico per 13/10 alle 13. Arrivo sul posto e il tecnico non effettua l'intervento perchè io non ho i fuochi (è uno studio) e lui, per individuare correttamente il contatore in serie (problema che ovviamente non hanno avuto nella chiusura) ha necessità che io accenda il gas, ma visto che io ho istallato solo la caldaia non posso accenderla ma devo valermi di un idraulico. Trovo ( e ho già reclamato presso Hera) che questa clausola, che peraltro è sconosciuta anche ai centralinisti che segnano gli appuntamenti perchè non mi hanno avvertito e non lo sapevano nemmeno la seconda volta, sia assolutamente vessatoria. La legislazione mi autorizza ad essere intestataria di un impianto di riscaldamento autonomo da gestire come ritengo più opportuno, comprese accensioni e spegnimenti e Hera non nomina questo suo regolamento in nessuno dei suoi contratti. Io ho potuto prenderne visione solo perchè me ne ha mostrata una fotocopia il tecnico che era venuto per il riallaccio. Considerando che Hera da appuntamenti con una tolleranza di due ore (dalle 13 alle 15), questa clausola prevede da parte mia un impegno economico di 150,00€ tra chiamata e permanenza dell'idraulico per un intervento che avrei potuto gestire da sola e che la normativa vigente mi autorizza a gestire. Sarei lieta di avere un vostro riscontro in materia. Sottolineo che sono assolutamente in regola con le norme per la manutenzione dell'impianto di riscaldamento.
