Reclamo N° 288522
Matteo alessandro
24 Dicembre 2022
Buongiorno,
mi chiamo Matteo Alessandro Baleni, abito a Padova e questa è la storia del disservizio che sto subendo da HERA.
In data 19/12/2022 ho presentato online richiesta di disattivazione della mia utenza gas a causa di trasloco
Durante la telefonata che ne è seguita per conferma con una operatrice HERA ho CHIARAMENTE espresso la necessità di chiusura il 31/12, NON PRIMA, dal momento che proprio il 31/12 dovrò restituire le chiavi dell'atuale appartamento, sito a Padova in via XXX.
In data 20/12 ricevo telefonata di un'altra operatrice che mi informa che il giorno dopo, ossia il 21/12, sarebbe arrivato l'incaricato a chiudere il contatore (!!!). Al mio ribadire che avevo già esplicitamente richiesto che la chiusura avvenisse NON PRIMA del 31/12, mi dice che non ha trovato indicazioni nella scheda lavorazione (!!!) e che non è possibile avvisare la società incaricata della chiusura "fisica" del contatore. Al mio comunicare che il 21/12 non sarei stato in casa per poter eventualmente bloccare il tecnico nell'oprazione e che avevo timore che, facendosi aprire da qualche altro condomino, costui/costei potesse comunque procedere, vengo dall'operatrice informato che in mia assenza non si sarebbe provveduto a fare nulla, in quanto la presenza e la firma autorizzativa dell'intestatario dell'utenza è condizione necessaria per procedere alla chiusura.
In data 21/12 passo, come informato, tutta la giornata e la serata fuori casa: in nottata, rientrato, ravviso un problema di blocco sulla caldaia cui non do eccessivo peso dal momento che la suddetta caldaia la settimana precedente aveva avuto problemi. Mi sono limitato, la mattina seguente (cioè il 22/12) a richiedere l'intervento di un tecnico.
Il 22/12, all'ora di pranzo, vedo che i fornelli non erogano gas: verifico e scopro che, pur in mia assenza e pur senza aver io firmato o autorizzato alcunché, il tecnico è entrato nello stabile ed ha effettivamente chiuso il contatore!
Alla mia telefonata (ore 13.07) al numero verde HERA un operatore gentilissimo, sentita la mia situazione e verificata e confermatami l'anomalia e l'errore da parte loro (o della ditta incaricata della chiusura), mi informa di aver avviato una procedura d'urgenza per lo sblocco, per il quale mi ha garantito la massima celerità e, a mia domanda diretta, mi conferma che nulla mi verrà addebitato in quanto il problema è originato da un errore da parte vostra.
In mancanza di alcuna comunicazione da parte di HERA durante il resto della giornata, alle 17.55 telefono nuovamente al numero verde. Parlo con un'operatrice (dal forte accento romagnolo) estremamente sgarbata e poco collaborativa, che mi comunica che in seguito a quanto avvenuto l'unica procedura consentita è l'apertura di un nuovo contratto (!!!), a tariffazione diversa dal mio precedente e con le varie imposte una tantum da corrispondere. Al mio lamentare che l'apertura di una utenza nuova non solo non mi era stata comunicata nel corso della precedente chiamata, ma che mi era stato anzi ribadito più volte che non avrei dovuto corrispondere nulla vista la genesi dell'errore, la suddetta operatrice si è limitata, freddamente e maleducatamente, a ribadire che lei questo non poteva garantirlo e, nonostante le mie ripetute richieste, non mi ha mai fornito un numero di contatto (magari dell'Amministrazione?) cui chiedere delucidazioni al riguardo. Al mio ennesimo ribadire la cosa, cade la linea.
Effettuo un'ulteriore chiamata alle 18.12 e vengo assisitito, stavolta con molta cortesia ed empatia, da una bravissima operatrice che mi conferma di aver effettuato un'ennesima segnalazione di urgenza e mi suggerisce di inviare una mail ([email protected]) per raccontare l'accaduto e richiedere l'attivazione immediata del contatore, cosa da me puntualmente fatta, con informazioni relative al numero di richiesta (fornitomi dall'operatrice: 1-55796701628) ed ai riferimenti cui contattarmi.
Al momento, e sono le 23.55 del 23/12, nessuno, NESSUNO si è palesato per chiamarmi nè ha riposto alla mia mail.
Oggi ho anche scritto sulla pagina Facebook di HERA ed ho ricevuto la richiesta (versomilmente automatizzata) di fornire i miei dati anagrafici e di contratto perché potessero approfondire la cosa.
Aggiungo che, oltre al disagio mio e della mia compagna, abbiamo un bambino di 6 anni: 6 anni.
Cui non possiamo, non certo per colpa nostra, garantire la possibilità di vivere in una casa con la giusta temperatura e in cui potersi lavare come dovrebbe poter fare chiunque. Specie se la causa del problema non è dovuta ad un errore da parte nostra.