Reclamo N° 231791

Buongiorno, volevo un' informazione. Lo scorso anno ho venduto l'appartamento dove vivevo e mi sono trasferito in un'altra regione. A marzo 2020 i nuovi proprietari hanno effettuato la voltura del gas chiudendo così il mio contratto con essi. A febbraio di questo anno nella casa da me venduta è arrivata la comunicazione di un credito di ben 760 euro per il conguaglio dei consumi a mio nome, con allegato un "assegno" per ritirare il credito. L'assegno arriva praticamente già scaduto, perché rimanevano pochi giorni per poter effettuare il ritiro, quindi impossibile per me riceverlo e ritirarlo oltre alla difficile situazione per il coronavirus, chiamo l'assistenza per chiedere come fare e mi dicono che devo farlo scadere così che loro possano rilavorare la pratica per poter cambiare il sistema di accredito, mi comunicano che la tempistica è di un mese. Ieri chiamo e mi dicono che devo aspettare 90 giorni per poter riaprire la pratica. Io trovo questa situazione vergognosa, si stanno trattenendo indebitamente da un anno 760 euro non dovuti di un contratto chiuso un anno fa, i conteggi andavano fatti a chiusura contratto, si sono trattenuti senza alcun motivo dei soldi, e non riconoscono nessun interesse legale per questa trattenuta indebita e soprattutto non mi permettono di rientrane in possesso in tempi brevi per non causarmi ulteriore danno. Mi chiedo se questo atteggiamento è corretto, mi chiedo se al mio posto ci fosse stata una famiglia in necessità, perché avrebbero dovuto aspettare un anno per un conteggio che andava fatto contestualmente alla chiusura? hanno fatto passare addirittura un anno contabile con un conguaglio non effettuato. Ho intenzione di chiedere ad HERA tramite pec il riconoscimento dell'interesse legale dalla data di chiusura contratto, anche se poco, perché trovo vergognoso questo comportamento nei confronti del consumatore. Ho diritto a richiederlo? Grazie per la vostra cortese attenzione , cordiali saluti