Reclamo N° 74170

Alberto
30 Novembre 2017
Nel mese di luglio 2016, durante la lettura del contattore dell'acqua, mi venne fatto notare dal lettorista che dal contattore si rilevava un consumo di acqua non normale e, a detta di questo, una sospetta perdita. Nella stessa giornata, feci un controllo per verificare perdite, chiudendo tutti i rubinetti il contattore non muoveva nemmeno un millesimo di metro cubo, oltre che la rotellina visiva, del contattore medesimo, rimaneva ferma. Ciò indica che l'impianto dal contattore all'abitazione è senza perdite. Mi recai istantaneamente all'Hera per verificare la cosa e mi risposero che ancora non avevano i dati e che si doveva aspettare la fattura per poi procedere. Da quel momento, fino a tutt'oggi, io decisi di verificare il contattore ogni mese e non rilevai alcuna anomalità, con una costante di consumo di circa 20 metri cubi a bimestre. Come di consueto, io ricevetti bimestralmente le fatture con bollettino per pagamenti, regolari con consumo esatto a quello da me rilevato attraverso le mie letture. In data 20/10/2017 ricevo una lettera dove mi si segnala un consumo anomalo e quindi mi sono recato ancora allo sportello Hera per capire cosa stesse accadendo. Mi dissero, ancora una volta, che dovevo attendere la fattura con allegato bollettino. Circa una decina di gg dopo ho ricevuto la "famosa" fattura che riporta una cifra di € 1357,79. Torno all'Hera e qui mi dicono che i casi tipici di questi consumi anomali sono imputibali a: rottura, dimenticanza rubinetti aperti, abusivo allaccio di terze persone a valle del contattore. Di ogni punto indicato sopra, ho potuto verificare personalmente che dal contattore alla mia abitazione non vi sono state rotture, tantomeno dimenticanza di rubinetti aperti e ancor meno un allaccio abusivo a valle del contattore. In mia presenza, allo sportello reclami, in compagnia di un mio nipote, si è parlato dell'accaduto cercando una soluzione, alchè la funzionaria allo sportello si limitava a dire, in modi gentili, che ella non poteva fare altro che attenersi ai documenti forniti dall'azienda Hera con relative letture del contattore. Mi disse anche che per rilevare le anomalie meccaniche o tecniche avrei dovuto richiedere io lo smontaggio del contattore in atto che a loro volta avrebbero verificato presso le loro officine di controllo (senza contraddittoria o meglio dire in mia presenza per oppurare la veridicità). Io stesso chiesi di fare una loro comunicazione interna al reparto tecnico e mi risposero che non era compito della funzionaria con cui mi stavo relazionando e che la cosa avrei dovuto farla io, a questo punto le chiesi se l'organizzazione Hera ha compartimenti stagni (cioè non comunica con gli altri reparti). Non ultimo, vorrei porre all'attenzione un accaduto che mi ha colpito. Nell'ultima lettura del contattore, in mia presenza, il letturista diede un colpo di chiave al contattore perchè era presente condensa sul displai e questo gli impediva – a Sua detta – di leggere i numeri, io rimasi perplesso e glielo feci notare, ma lo Stesso mi tranquillizzò dicendomi che era una prassi normale. A questo punto, chi non mi dice che alcune ATTIVITA' SVOLTE DAL LETTURISTA NON SIANO PROPRIAMENTE REGOLARI? Egregi, mi rivolgo a voi affinchè possiate aiutarmi in questa situazione ingarbugliata che sta mettendo in difficoltà me e mia moglie, due pensionati. Ringraziandovi per l'attenzione attendo vostro contatto. Alberto Tartari
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