Reclamo N° 148687

Laura
28 Aprile 2019
Dopo più di 20 anni di sacrifici, lavoro e risparmi, soprattutto dopo 20 anni di affitti per la casa buttati al vento mi faccio coraggio, comincio a cercare un piccolo alloggio nella mia Roma nord periferica, chiedo al professionista dove lavoro l'anticipo sul TFR, vado alla posta, svuoto il libretto dei risparmi, mi faccio prestare 5.000 euro dalla mia collega, 5.000 da una mia amica, cedo la mia Fiat Panda a mia madre che vende la sua ultradecennale Fiat 500 e in cambio mi regala qualche altro risparmio. Così comincia la mia avventura nella giungla del mercato immobiliare della città con i prezzi più cari d'Italia calcolati al metro quadrato. Racimolato l'acconto mi rivolgo alla Banca per la concessione del mutuo e nel frattempo, con mille paure, firmo la proposta di acquisto con una ben nota agenzia immobiliare a livello nazionale, inserendo la clausola "acquisto salvo rilascio buon fine del mutuo", visto che avevo già dato fondo a tutte le mie riserve. Maggio 2011 alla firma della proposta verso con assegno bancario 5.000 euro all'agenzia immobiliare, aspetto che mi venga accettata e successivamente che mi venga comunicato dalla Società venditrice che la perizia del professionista inviato dalla banca è risultata positiva. Sono a cavallo. Mi accordo con l'amministratore della società venditrice per stipulare un preliminare presso lo studio dove lavoro. Bene, consegno la caparra confirmatoria al venditore, pago il dovuto per la mediazione immobiliare all'agente che li pretende rigorosamente cash e poi sparisce.. (indovinate perché?).. Sono felice e contenta di avere una casa (se così si possono chiamare 28 mq, ovvero un monolocale con angolo cottura e bagno, balcone e posto auto esterno a Primavalle Boccea). Fine luglio 2011 la banca è pronta per la stipula. Ci riuniamo presso la Filiale con il notaio e l'mministratore unico della Società SrL venditrice, ne usciamo dopo un'ora e mezza circa, io con un debito lungo 20 anni per 635 euro al mese, la Società liberata dal mutuo residuo per chiudere il cantiere iniziato nel 2006, la Banca con la certezza di un'ipoteca su un immobile pignorabile e rivendibile all'asta in caso di mancato assolvimento del mio debito e la sicurezza di incassare nei primi 5 anni i suoi agognati interessi, interessi, interessi. Nel dicembre 2013 tutto il mondo comincia a surrogare il proprio mutuo, i tassi sono scesi dal 5,2% all'1,50%! Anche io mi rivolgo ad un'altra Banca per vedere cosa posso risparmiare. Faccio una richiesta con la prospettiva di una rata di poco inferiore a quella corrente ma con un taglio della durata di ammortamento di 10 anni. Risparmio previsto circa 25.000 euro! Procedo consegnando tutta la mia documentazione alla nuova banca e rimango in speranzosa attesa fino a che arriva la telefonata inaspettata del Perito (uno bravo e scrupoloso!) che mi dice di non poter aver potuto avallare la richiesta per la presenza di un grave abuso edilizio sull'immobile. La storia continua è lunga e c'è una sentenza del 12/4/2019 che potrei inviarvi per capire meglio e se possibile trovare una via d'uscita. Grazie
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