Reclamo N° 83359
Alessandro
29 Gennaio 2018
Ho acquistato nel periodo marzo-luglio 2015, attraverso l'home banking di Intesa San paolo, presso cui ho il cc, circa 25,000 Euro di obbligazioni subordinate di Banca Popolare di Vicenza.
15,000 Euro di quete obbligazioni subordinate, sono state azzerate a seguito del default della banca nel giugno 2017.
Segnalo che il mio profilo di investitore era "conservativo" e che il sistema di "home banking" di Intesa San paolo non ha evidenziato l'inadeguatezza dei titoli che stavo acquistando al mio profilo di investitore,ma riportava la generica videata sulla rischiosità degli investimenti finanziari.
Inoltre il sistema di home banking non ha evidenziato che i titoli erano soggetti al rischio connesso all'applicazione del cosiddetto"bail in" , come previsto dalla direttiva BRRD.
Successivamente , per tutto il periodo in cui i titoli sono rimasti nel mio Deposito Titoli (circa due anni), il mio Gestore Personale non mi ha mai suggerito di ridurre o chiudere l’esposizione su tali titoli, neppure quando era ormai evidente il deterioramento della situazione di BPVI. Tutto ciò malgrado in questi due anni abbia avuto dei periodici contatti e visite in Agenzia con il mio Gestore Personale ed a febbraio 2017 anche con il Direttore della Agenzia. In quest’occasione espressi dei dubbi sull’investimento fatto in BPVI senza ricevere alcuna indicazione di riduzione di esposizione da Intesa San Paolo.
Ho parlato con il Direttore di Agenzia che si è detto indisponibilwe a ogni forma di risarcimento seppur parziale del danno subito.
Sono in contatto con un Avvocato di Milano per procedere ad un diffida verso Intesa San paolo
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