Reclamo N° 246275
Massimo
28 Settembre 2021
Il giorno 2 agosto sono stato oggetto di una frode informatica molto sofisticata avvenuta tramite l'internet banking di banca Intesa San Paolo per un danno rilevante. In particolare, mi è stata clonata l'app tramite un messaggio "pop-up" ("a scomparsa") perfettamente identico per contenuti, formattazione e loghi a quello di Intesa San Paolo. Senza scendere nei (pochi) dettagli tecnici, peraltro, illustrati nella denuncia, posso dire che giorni dopo notavo uno strano link nella lista della MESSAGGISTICA UFFICIALE DI INTESA SAN PAOLO del mio cellulare (come potrà esserci finito???). Tale link deve verosimilmente aver aperto la MIA APP ove io ho inserito i codici. Successivamente ho ricevuto un secondo messaggio, anch'esso analogo in tutto per tutto a quello della banca (del quale ho tratto anche uno screenshot), col quale venivo rassicurato sul buon esito dell'operazione. Pochi minuti dopo venivo anche chiamato da un operatore che non dava adito a dubbi in quanto a professionalità e competenza.
Circa 24 ore dopo notavo l'unica notifica pervenutami tramite la mia app relativa ad una transazione on line da me mai eseguita, dalla quale mi accorgevo dell'avvenuta clonazione dell'app. (8 transazioni fraudolente in tutto).
Ho bloccato subito la carta, fatto immediatamente denuncia alla polizia postale con tutti i dettagli del caso, e, per ultimo, il disconoscimento delle operazioni.
Banca Intesa, invece, con l'inerzia che contraddistingue un "Ministero", un mese e mezzo dopo avermi rimborsato e senza neanche aspettare che ricevessi la lettera ufficiale, ha pensato bene di stornare l'intera somma come se niente fosse, scusandosi del fatto di non essere riuscita a recuperare gli importi e addossando l'intera colpa al sottoscritto, per avere inserito, SULLA MIA APP, le credenziali di accesso!
Inoltre, nelle ore in cui i malfattori operavano NON mi è pervenuto nessun avviso da banca Intesa, né tantomeno banca Intesa ha eseguito alcun controllo incrociato sul mio conto visti gli importi e il numero/frequenza delle transazioni. Tengo, infatti, a precisare che la frequenza delle transazioni fraudolente e l'ammontare di ogni singolo importo estorto sono MACROSCOPICAMENTE anomali rispetto alle movimentazioni complessive sul conto. Mi chiedo se nel 2021, con gli avanzati sistemi informatici attualmente disponibili (anche di intelligenza artificiale), banca Intesa non sia in grado di rilevare spese macroscopicamente anomale sui conti dei propri clienti, visto che, quando gli stessi subiscono un danno, non riesce a bloccarle, come, peraltro, banca Intesa stessa sa benissimo.
Ho fatto reclamo a Banca Intesa che è rimasta sulle proprie posizioni.
Ho già provveduto a contattare un legale, ritenendo che di una simile frode debba rispondere, quanto meno a titolo di "obbligato in solido", la banca, che si avvantaggia economicamente della diffusione indiscriminata dell'internet banking, salvo poi "scaricare" propri i clienti allorquando si trovano vittime incolpevoli di simili clonazioni informatiche, invece di adoperarsi per fare in modo che i loro loghi e la loro messaggistica ufficiale sui cellulari non vengano sistematicamente violati con una facilità estrema da parte degli hacker. In simili circostanze posso sicuramente affermare che i consumatori sono veramente in balia di tali personaggi e senza alcuna difesa da parte di banca Intesa, che si trincera dietro non meglio chiarite procedure di sicurezza che tali, evidentemente, non sono, almeno per i suoi clienti.
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