Alessandro
18 Marzo 2019
Salve. Cercherò di essere sintetico: da anni ho vari problemi legati alla relazione coi clienti della filiale Carisbo di via Rizzoli a Bologna, da risposte lapidarie e stizzose, alla lungaggine delle pratiche di istruttoria per richiesta di finanziamenti che poi, dopo mille false speranze, non vengono concessi, fino alla negazione dell’evidenza di un (piccolissimo) debito della Banca nei miei confronti residuo della chiusura del conto, nonostante i documenti mostrino palesemente il contrario, e che mi ha portato, dopo vari tentativi di chiarimento coi responsabili della filiale, a gettare la spugna nella richiesta di rimborso.
Devo dire che è molto difficile riuscire a denunciare una cattiva gestione, perché è data dalla sommatoria di tanti malfunzionamenti, singolarmente insignificanti, che peraltro non sempre sono verificabili ma che alla lunga portano il cliente allo sfinimento.
In sostanza, trovo che Intesa San Paolo, per la sua imponenza, possa aver perso il controllo delle sue filiali e che alcune di queste stiano non solo perdendo il contatto con il cliente, ma hanno delle ripetute, seppur piccole, mancanze nei confronti del cliente stesso, fino ad arrivare ad episodi di - a mio avviso - abuso di potere, come nel caso di quei 29 euro che avrei dovuto ricevere come rimborso della quota 2019 della carta di credito alla chiusura del conto, e che nonostante i numerosi scambi e carteggi che evidenziano e sostengono il mancato rimborso della quota, ad oggi continuano ad essermi negati.
Come me, altri amici e colleghi potrebbero raccontare degli aneddoti sull’operato di questa filiale.
Quello che vorrei emergesse da questa mia segnalazione non è certo il rimborso di quei 29 euro, nè tantomeno creare un problema all’Azienda, ma cercare di dare un segnale su come l’aspetto umano dei rapporti anche lavorativi debba mantenere sempre e comunque una sua dignità.
Attendo un vostro sito riscontro.
Grazie e buon lavoro
