Reclamo N° 176360

Tiziana
28 Gennaio 2020
Buon giorno sono Tiziana Leale, abito a Genova ed ho un problema con IREN acqua. Si rappresentano di seguito i fatti per meglio comprendere il disappunto e lo sgomento ad essi correlati. Nel 2017 a giugno è deceduto mio padre Leale Paolo residente in località Ternano, Via Ternano 35 16010 Valbrevenna provincia di Genova. Mio padre era intestatario di tutte le bollette di casa. Avremmo dovuto in quello stesso periodo provvedere alla voltura delle stesse a favore della coniuge (mia madre) , Alda Gazzoli 16/06/1938, che in quel momento stava affrontando una serie di vicissitudini cliniche severe che richiesero più ricoveri prolungati ed a causa dei quali poté fare ritorno nella sua abitazione solo nel mese di ottobre 2018. La sorpresa riscontrata all’arrivo fu che dai rubinetti della casa non fuoriusciva più acqua. Si interpello immediatamente l’idraulico di fiducia il quale sentenzio che i tubi della rete idrica erano molto vecchi e totalmente ostruiti probabilmente da calcare o altro e quindi avremmo dovuto provvedere alla loro sostituzione. Non vedendo altra immediata soluzione obbligai mia madre e la sua badante a trasferirsi temporaneamente a vivere a Genova in appartamento in affitto ( euro 750 mensili) non avendo la sua abitazione acqua corrente. Nel frattempo, con l’idraulico ed altri operai si ragionò rispetto a dove far passare la nuova linea idrica tenendo conto che il tombino, dove avrebbe dovuto giungere il nuovo tubo era ubicato a circa 400 metri dalla casa e per arrivarvi , sarebbe stato necessario chiedere permessi per transitare in giardini privati e in un tratto di strada comunale. Si optò per la soluzione più veloce, in apparenza più economica e meno complicata che richiedeva semplicemente lo spostamento del contatore di proprietà IREN intestato ancora a Leale Paolo, in un tombino più vicino all’abitazione (distante dal precedente 100 metri sulla stessa linea retta). Questa soluzione a nostro avviso avrebbe sveltito i tempi e soprattutto si sarebbero evitati scavi in pluri proprietà private e nel manto stradale. Nel frattempo si andò più volte negli uffici di Via SS Giacome e Filippo di Genova per capire il da farsi per spostare il contatore dell’acqua da un tombino all’altro. Mi venne richiesto di provvedere immediatamente alla voltura del contatore da mio padre Leale Paolo a mia madre Gazzoli Alda. Inoltrata la richiesta di voltura attesi alcuni mesi senza risposta. Si inviarono numerose mail di sollecito a partire dal mese di maggio 2019. Dopo ulteriore tempo mi venne finalmente comunicata la voltura. Erroneamente pensai vista la bella stagione di poter finalmente portare mia madre a casa sua, invece no. Mi riferirono dall’IREN di aspettare la prima bolletta per fare inoltrare richiesta ufficiale di spostamento del contatore (altri due mesi). Nel frattempo si è continuato a pagare le bollette pervenute di acconti e conguagli del contratto intestato a Leale Paolo ( nella speranza di poter recuperare l’esborso non dovuto). Dopo 2 mesi (settembre 2019) arriva finalmente la bolletta con conguaglio e spese di contratto intestato a Gazzoli Alda ( 190 euro). Si inoltra via mail immediatamente domanda di spostamento contatore. Dopo decine di solleciti IREN invia operai che dopo sopralluogo, identificano il tombino, producono il preventivo di 320 euro per lo spostamento. Documentano il tutto davanti a me con riferimento topografico e numeri vari della posizione, inviano il tutto ai loro uffici IREN. Siamo ad ottobre 2019. Gli operai di IREN mi suggeriscono di andare tutti i giorni negli uffici per far si che prendano in carico la pratica nel più breve tempo possibile e che mi formalizzino la spesa con richiesta di versamento delle 320 euro. Si esegue quanto suggerito ma a Natale nulla è ancora accaduto. Il contatore non è ancora stato spostato. Chi scrive inizia ogni giorno ad inviare solleciti via mail. Il 30 dicembre alle ore 13.30 ricevo una telefonata da operai già sul posto, i quali mi informano che devono provvedere all’installazione di un contatore ma non sanno quale sia il tombino ed i riferimenti. Faccio gentilmente notare che avevo espressamente chiesto di essere preventivamente informata della visita, e che lo avevo fatto scrivere dai precedenti operai nella pratica (abito a 50 Km e lavoro) comunque attraverso il telefono spiego dove spostare il contatore. Mi riferiscono che stanno installando un nuovo contatore e non spostando quello per il quale avevo fatto il cambio di intestazione contratto da Leale Paolo a Gazzoli Alda. Gli operai mi comunicano inoltre che il contatore da loro posizionato è piombato e che dovrò attendere lettera di IREN che mi inviterà a stipulare un nuovo contratto. Resto interdetta!!!!! “La lettera di IREN ovviamente arriverà a Ternano di Valbrevenna ed io, la mia famiglia, mia madre e la badante viviamo tutti a Genova in attesa ….. dei “comodi” di IREN”. Non potendo andare negli uffici ( 30/12/2019), inferocita, chiamo il numero verde chiedo spiegazioni in merito, mi viene comunicato di non preoccuparmi che la loro prassi è questa. Ovvero: devo rifare un nuovo contratto!!!!!! Chiedo perche? Spiego tutto quello che mi hanno chiesto di fare in precedenza….. Chiedo di sapere se ci saranno spese aggiuntive e mi viene riferito di no, chiedo inoltre se è possibile effettuare la pratica on line. L’impiegata mi risponde di si e mi trattiene al telefono un ora precompilando tutto il contratto con i riferimenti ecc ecc. si congeda alle ore 17.30 cordialmente dicendomi che mi sarebbe arrivato nei primi giorni di gennaio il contratto via mail e sarebbe stato tutto a posto. Attendo pazientemente …. nulla….. inizio nuovamente ad inviare mail tentando di spiegare per l’ennesima volta, mi rispondono in data 21 gennaio : “ gentile cliente le inviamo la modulistica da compilare che potrà ritrasmetterci corredata di scansione documento identità e…. FOTO DEL CONTATORE DOVE SIA VISIBILE E BEN IN EVIDENZA ANCHE LA MATRICOLA….. codiali saluti “ Team Gestione Clienti Gruppo IREN” Ora, nuovamente inferocita, scrivo a risposta e spiego che abito a Genova che il tombino ha una lastra di ferro a protezione che lo chiude, che non riuscirò a sollevarla neppure di 1 cm e quindi dovrò pagare un operaio che mi aiuti e preciso che il contatore è piombato quindi immagino che non potrò aprirlo per leggere o fotografare la matricola ammesso che riesca a vederla. Ricevo ulteriore mail con stessa risposta!!!!!!!!????? Domenica mattina 27/01/2020 vado a Ternano, chiamo idraulico che apre il tombino e trovo come previsto contatore piombato che non posso aprire e quindi, non posso fotografare in alcun modo la matricola richiesta. In data 27/01/2020 alle ore 18.30 ricevo una telefonata da impiegato IREN in il quale mi aggiorna: “ vedo che ha delle richieste di spostamento di un contatore … se provvede a fare nuovo contratto inoltro la richiesta di spostamento………..” Dichiaro pubblicamente di aver contato fino a mille e ho nuovamente con pazienza spiegato tutta la vicenda, soprattutto che il contatore è già stato spostato e che è piombato. Alla fine ho compreso che dovrò pagare il nuovo contratto. Vi chiedo gentilmente se possibile di valutare la mia segnalazione e di contattarmi. Non vedo fine alla vicenda . Non sono più in grado di quantificare il tempo dedicato e le ore di lavoro perse sia da me sia da mio marito negli uffici dell’IREN per non parlare dei costi sostenuti. Mia madre è stata costretta a lasciare la sua bella casa per vivere in un appartamento non suo e sostenere delle spese inutili . E’ stata costretta a chiudere casa per mancanza di coordinamento da parte di una Azienda che ha il monopolio e si permette di fare tutto ciò. Dal 2017 i contatori dell’acqua sono a zero consumo, pago regolarmente conguagli anticipi e balzelli vari. Inoltre mi aspetto che in tutto questo passaggio di contratti oltre che l’esborso doppio mia madre si troverà due bollette per la stessa abitazione CHIUSA.
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