Reclamo N° 60898
Maria giulia
01 Settembre 2017
Ho inviato la seguente mail, dove sono descritti tutti i dettagli del disservizio, al servizio clienti alitalia ([email protected]) una settimana fa, come indicatomi al telefono. L'azienda mi ha risposto per ora soltanto di aver ricevuto la comunicazione.
Gentili operatori Alitalia,
con la presente vorrei richiedere un rimborso danni per i seguenti gravi disagi (punti 1,2,3) avvenuti in data 23/08/2017 sulla tratta Lamezia Terme / Ginevra, con scalo a Roma (voli AZ1166 Lamezia/Roma delle 12.20 e AZ0578 Roma/Ginevra delle 16.40):
1) mancato imbarco per overbooking, viaggiando con neonato di 3 mesi
2) mancata consegna del passeggino all'uscita dell'aereo nell'aeroporto di scalo, come richiesto (fa fede l'etichetta gialla di consegna sottobordo, ancora presente e intatta)
3) ritardo dell'aereo alla destinazione finale, con conseguente obbligo di utilizzo taxi (treni non piu' disponibili nell'aeroporto di arrivo).
Di seguito riporto spiegazione dettagliata degli eventi accaduti, divisi nei 3 punti.
PUNTO 1) All'arrivo all'aeroporto di Lamezia Terme, 90 minuti prima dell'orario previsto di partenza, abbiamo subito notato la presenza di qualche problema (di causa a noi ignota, abbiamo ipotizzato legato ai software), in quanto un notevole numero di persone si trovavano in file quasi immobili agli sportelli dei check-in. Una volta assicuratoci che erano tutti in attesa per lo stesso volo (che era anche segnalato nei monitor degli sportelli), abbiamo pazientemente atteso il nostro turno in fila. All'avvicinarsi dell'orario previsto di partenza, abbiamo piu' volte chiesto agli operatori di terra conferma del fatto che tutte le persone davanti a noi fossero sul nostro stesso volo e che l'aereo non sarebbe partito finché tutti avessero completato il check-in. Ci è stato confermato che tutti sarebbero saliti sul suddetto volo, che veniva in effetti indicato a monitor con un ritardo di 15 minuti. Al momento del nostro turno, invece, ci è stato comunicato che il volo era in overbooking e che ci sarebbe dunque stato negato l'imbarco. A seguito delle mie lamentele, nelle quali facevo presente di viaggiare con un neonato di 3 mesi, mi è stato risposto che non c'era nessuna opzione per cui saremmo potuti salire a bordo, in quanto tutti i posti erano stati ormai assegnati.
Ci siamo quindi diretti, come indicatoci, allo sportello prenotazioni, dove, dopo un attesa di 30 minuti, l'unica operatrice attiva in quel momento ha impiegato altri 40 minuti - durante i quali ha continuato ininterrottamente a chiacchierare di episodi avvenuti in mattinata con la collega a fianco a lei invece di concentrarsi unicamente nel compito a lei assegnato cercando di eseguirlo nel minor tempo possibile - per fornirci una nuova prenotazione, il giorno stesso in partenza da Lamezia alle 16.30 e da Roma alle 21.25.
Il negato imbarco, seppur legale in caso di overbooking, è assolutamente inaccettabile in presenza di un neonato, tanto piu' con un volo non diretto e un biglietto acquistato 5 mesi prima (e con una tariffa non light).
Deve - e sottolineo DEVE - esistere una forma di priorità. Essendo la compagnia a conoscenza della presenza del neonato a bordo, è imperativo che gli venga data la precedenza, cosi' come a passeggeri con handicap o esigenze particolari. E' impensabile e scandaloso che il nostro viaggio, organizzato mesi prima per meglio rispondere alle esigenze del bambino, si sia trasformato in un'odissea durata 17 ore, non per un disguido o un guasto tecnico, ma per SCELTA della compagnia aerea. Abbiamo dovuto provvedere al procurarci latte in polvere per il bambino- in quanto le scorte che avevamo con noi non erano piu' sufficienti - e causato un notevole stress al bambino costretto a rimanere in giro (senza passeggino, si veda punto 2) fino a tarda notte.
PUNTO 2) Al momento del check-in per il nuovo volo abbiamo richiesto la consegna del passeggino all'uscita dall'aereo all'aeroporto di Roma, per ovvi motivi di praticità dovendo trascorrervi 4 ore per lo scalo. Una volta sbarcati, invece, ci è stato comunicato che il passeggino era stato inavvertitamente già direzionato tra i bagagli da spedire a Ginevra, nonostante le mie ripetute raccomandazioni al personale dedicato all'imbarco dell'aereo. La causa dell'errore è stata attribuita alla probabile perdita dell'etichetta gialla di "consegna sottobordo", che invece in seguito è stata ritrovata intatta attaccata al passeggino (si veda allegato 1).
Tale mancanza ci ha costretto a restare tutto il tempo dello scalo, oltre che dei voli, con il neonato in braccio (in totale piu' di 7 ore), aumentando lo stress legato al ritardo.
PUNTO 3) A causa del ritardo di piu' di un'ora del volo Roma/Ginevra, siamo giunti a destinazione oltre mezzanotte, non trovando piu' nessun treno disponibile per il rientro a casa. Siamo quindi stati costretti a servirci di un taxi (costo 190CHF), unica alternativa per il rientro, avvenuto alle ore 01.11 (si veda ricevuta in allegato 2).
In merito ai punti suddetti, richiedo quindi che al normale indennizzo previsto in caso di overbooking, ci venga riconosciuto un rimborso extra legato all'enorme disagio causatoci da Alitalia e il rimborso del taxi .
In attesa di un vostro cortese riscontro, e certa che i nostri diritti vengano da voi riconosciuti senza dover ricorrere a mezzi legali, vi porgo cordiali saluti.
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