Lucia
09 Luglio 2019
Il giorno 1 giugno 2019 mi trovavo all’aeroporto di Fiumicino per imbarcarmi sul volo AZ0082 per Valencia e mi è stato negato l’imbarco nelle modalità che descrivo qui di seguito. Mi sono avvicinata al gate, pochi istanti dopo la sua apertura, così da posizionarmi nei primi posti della fila (essendo talmente in anticipo al gate da aver visto l’imbarco precedente del volo per Reggio Calabria dallo stesso). Dopo aver consegnato il mio documento di identità nell’apposita custodia in plastica, ho ricevuto da parte delll’hostess di scalo la negazione all’imbarco con le parole “Lei non parte!”, che in maniera non curante ha proseguito i controlli ignorando le mie richieste di spiegazioni, chiedendo al mio fidanzato, il quale viaggiava con me: “la tua va bene, tu parti?”, senza controllare nemmeno la sua carta di imbarco. Ad una mia ulteriore richiesta di spiegazioni, mi è stato detto “la tua carta è lercia”, ed estraendo la carta dalla sua custodia ha commentato la parziale fessura come da foto, dopodiché mi è stato indicato di recarmi al terminal 3, dove avrei potuto richiedere una nuova carta di identità in tempi brevi da poter riuscire a prendere il volo, rassicurandomi più volte di questo fatto. Avendo valutato l’inesattezza delle sue informazioni e l’illogicità di questa dovuta alla distanza tra i terminal e l’orario di partenza, mi sono recata al banco informazioni nella sala di attesa dei gate, dove un’hostess mi ha consigliato di tornare all’imbarco e chiedere nuovamente di accedere al volo. Mi sono avvicinata alle transenne per non intralciare i controlli che proseguivano, chiedendo ulteriori informazioni ed una verifica incrociata con altri documenti quali carta di credito e patente, ma sono stata ignorata. Mi sono rimessa in coda all’imbarco ed ho esposto le mie precedenti richieste, venendo ignorata dalla hostess sul lato economy, ma essendo presa in considerazione dalla hostess alla sua destra che si occupava della Sky priority, la quale ha preso il mio documento in mano, privo di custodia, l’ha alzato in aria sostenendolo dal lato corto, cosa che sostiene a maggior ragione l’integrità del documento rimanendo entrambe le pagine attaccate, e mostrandolo ai passeggeri in fila al gate ha chiesto “secondo voi signori, questo è un documento valido?”, e restituendomelo senza una risposta. Alla richiesta mia e del mio fidanzato di chiamare le forze dell’ordine è stato risposto con sufficienza “chiamatele pure” e nessun responsabile o la sicurezza è stata chiamata in nostra presenza, continuando con i controlli ed ignorando le nostre richieste. Ad un mese dall’accaduto, e svariati solleciti, il mio compagno ha ricevuto la chiamata da un’operatrice di un call center esterno, che proponeva di accettare il rimborso del solo biglietto di andata appartenente a me, e di firmare un modulo che li discolpava da qualsiasi danno ricevuto.
