Simona
24 Gennaio 2022
Abbiamo comprato frigorifero online sul sito di MediaWorld. A parte il fatto che la consegna sarebbe dovuta essere a febbraio e invece è praticamente arrivato dopo pochi giorni creandoci un problema logistico ma inoltre, il corriere non ci ha neanche contattato mezz'ora prima, come scritto sul sito e pattuito al telefono, per avvisarci della consegna.
Arrivati all'appartamento nuovo, dobbiamo ancora trasferirci, firmiamo la bolla di avvenuta consegna e ritirano il nostro usato. Caricandolo in ascensore urtano la porta della vicina di casa, graffianfola (graffio di 29cm e altri graffi ben evidenti). La vicina dopo aver sentito un tonfo sulla sua porta viene a suonarci lamentandosi del danno.
Appena abbiamo potuto abbiamo segnalato la cosa all'assistenza clienti. Inoltre i corrieri andando via hanno sporcato tutto il pianerottolo con pezzi di imballaggio e i condomini si sono lamentati di questo.
Oggi l'assistenza clienti ci dice che il fatto non sussiste 1-perche il corriere nega l'accaduto 2- noi abbiamo firmato la bolla dicendo che era tutto ok. Ci dicono che se vogliamo possiamo fare denuncia ai carabinieri, ma sfido io che in questo modo la mia vicina possa essere rimborsata del danno. Non siamo ancora entrati in casa e già ci hanno creato problemi con il vicinato.
Ovvio che la bolla che abbiano firmato è di avvenuta ricezione del nostro pacco che era ok, ma se poi uscendo dal palazzo queste persone fanno danno come possiamo rivenficarci noi? Mica possiamo seguirle fino al parcheggio e firmare li la bolla. Pare quasi un giochetto per fare i furbi e lavarsi le mani di eventuali danni. Vogliamo assolutamente un rimborso per risarcire la vicina. Si sono rivelati ineducati e non per nulla attenti al cliente e volenterosi di cercare un punto di incontro, anzi ci hanno preso in giro dicendo di sporgere denuncia verso i corrieri, ho chiesto i nomi e cognomi allora, ma non ho ricevuto risposta. A questo punto per principio voglio assolutamente un loro rimborso. Spero ci possiate aiutare, grazie mille. Simona Scafidi
