Reclamo N° 264091
Nicola
29 Marzo 2022
In data 6 aprile 2021, ho acquistato uno smartphone del valore di 849€ e sottoscritto un'assicurazione per la copertura di furto e danno accidentale della durata di 1 anno.
Regolarizzo l'attivazione della polizza assicurativa attraverso il sito del venditore, inserendo tutti i dati che mi erano stato comunicati in fase di acquisto: in data 12 aprile 2021 ricevo l'attestato dell'attivazione della polizza accettato dalla compagnia assicuratrice.
Il giorno 26 marzo 2022 sporgo regolare denuncia presso il Comando dei Carabinieri e, conscio della possibilità di poter aprire usufruire della polizza sottoscritta, consegno l'attestato della polizza all'ufficiale che stava redigendo la denuncia, in modo che potesse inserire tutti i dati corretti. Lo stesso giorno, attraverso il sito messo a disposizione dal venditore (mediaworldprotection.it) apro il sinistro per la liquidazione della polizza, inviando tutti i documenti richiesti: denuncia del furto, richiesta del blocco IMEI all'operatore, documento personale e ricevuta d'acquisto. In data 28 marzo però vengo contattato da un operatore della società SPB Italia, intermediario della polizza, la quale mi informa che la polizza non può essere liquidata perché da verifiche effettuate l'IMEI risulta diverso: praticamente l'operatore ha cercato un tool per la verifica online dell'IMEI e a suo dire questo gli restituiva un altro modello. Ho ribadito sia telefonicamente all'operatore sia per email che la verifica non rientra nelle condizioni generali della polizza e che il metodo utilizzato non è di certo un metodo attendibile, ma continuano a dirmi di inviargli una foto dell'etichetta del dispositivo, anche quest'ultima non presente nei documenti indicati nelle condizioni generali. Ritengo che qualsiasi verifica dell'IMEI andava fatta al momento del rilascio dell'attestato della polizza, ma suppongo che questa prassi poco trasparente sia finalizzata esclusivamente per negare il diritto alla liquidazione dei sinistri.