Reclamo N° 119199
Nadia
14 Settembre 2018
Mi chiamo Nadia Berti e sono una docente di ruolo per la scuola elementare. In quanto docente entrata in ruolo l'anno scorso ho dovuto aprire la SPID tramite l'ufficio postale, ovvero un'identità digitale che mi hanno obbligato ad aprire per accedere ad alcuni servizi esclusivi per la pubblica amministrazione. Dall'anno scorso la utilizzo entrando nel sito delle poste e ricevendo un codice temporaneo (da inserire dopo user ID e password) via sms. Da poco tempo le Poste hanno escluso la possibilità di ricevere il codice via sms e obbligano il cliente ad installare e usare una specifica App. Io non ho un telefono smartphone e non desidero acquistarlo. Per capire come agire e continuare ad usare servizi online sul sito delle poste ho sia contattato il loro servizio clienti via mail che chiamato il call center e parlato con un addetto allo sportello, la risposta è stata che "il sistema è questo e se voglio usufruirne devo acquistare uno smartphone e installare la App". Mi è stata anche negata la possibilità di omettere lo Spid ed entrare tramite profilo personale (che possiedo già), lo Spid sostituisce (prima non accadeva, era a scelta) la mia identità precedente. Non mi sembra giusto obbligare qualcuno a comprare un oggetto che non desidera, soprattutto quando l'alternativa esisteva e basterebbe lasciarla attiva. Non desideravo neppure lo Spid, ma per lavoro sono stata costretta ad attivarlo. Non so se questa prassi verrà applicata anche ad altri gestori che necessitano lo Spid come profilo, ad esempio il sito per la gestione della burocrazia della pubblica amministrazione o il sito della carta docente, spero di no, intanto vorrei che Poste italiane ripristinasse la scelta tra sms e App. Grazie e cordialità, Nadia Berti
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