Iolanda
17 Dicembre 2024
Ieri 16/12/2024 verso le 18.45, mentre effettuavo acquisti sul sito di Amazon, al momento di finalizzare il pagamento, mi è apparso il messaggio che mi comunicava il mancato pagamento per insufficienza di soldi sulla prepagata Postepay che stavo utilizzando. Ho provato a ricaricarla, ma l'app mi ha rifiutato la transazione per raggiunto limite di ricariche giornaliere. Dopo qualche tentativo alle 18.48 mi è arrivato un messaggio con titolo PosteInfo, con cui venivo informata dell'imminente blocco della carta e con un link a cui accedere per scongiurare il blocco. Purtroppo ho cliccato sul link e ho cominciato a compilare il modulo che sembrava di Banco Poste. In un momento di lucidità mi è venuto il dubbio che la procedura non fosse corretta e l'ho interrotta. Immediatamente alle ore 18.51 ho ricevuto la telefonata dal numero 3807781697, con la quale un signore con marcato accento napoletano, Mattia 794669, mi diceva di essere un tecnico di Poste e mi invitava a completare la procedura iniziata, pena il blocco del conto. A seguire ho ricevuto una serie di codici da parte di Poste che lui mi anticipava e mi chiedeva di fornirgli, mi ha fatto disinstallare le app di Poste per un presunto aggiornamento, poi me le ha fatte reinstallare e alla fine ha riagganciato dicendo che il tutto si sarebbe riavviato dopo la mezzanotte. Con il sospetto, ormai convinzione di essere stata truffata ho chiamato il numero di Poste 800003322 e dopo aver combattuto con l'operatore virtuale, sono stata reindirizzata ad un operatore umano che mi ha confermato la sottrazione di € 5000.00 dal mio conto per una serie di ricariche telefoniche. Quindi ha bloccato tutte le App di Poste, perchè gli risultava che queste operazioni erano state eseguite da un dispositivo diverso dal mio. Ha poi provato a bloccarmi le carte, ma il sistema a sua disposizione non glielo consentiva, quindi ho dovuto chiamare un altro numero, lo 0645263322, che finalmente mi bloccava anche le carte. Stamattina mi sono recata prima alla stazione di Polizia, che mi ha fornito le indicazioni per la querela e poi all'Ufficio postale per richiedere la lista dei movimenti, necessari alla denuncia.
