Maria pia
25 Luglio 2021
Il 28.11.2020 è deceduto mio marito che utilizzava un cellulare con contratto con PosteMobile. Non avendo per noi nessuna utilità mantenere attivo il numero di cellulare (che aveva un credito residuo di circa 35 €), diligentemente, assieme agli altri eredi ho deciso, in data 01.03.2021, di richiedere il recesso dal contratto, inviando tramite pec il certificato di morte, la dichiarazione sostitutiva di atto notorio, copia della mia carta d'identità ed il modulo di recesso del contratto proposto da PosteMobile, chiedendo l'accerdito del credito residuo sul mio cc bancario. Mi hanno chiamato per comunicarmi che non potevano procedere in quanto la documentazione non era "conforme", senza specificare cosa c'era di sbagliato, quindi il 22.03.2021, ho provveduto a chiedere spiegazioni inviando una nuova mail tramite pec. In data 06.04.2021 ho inviato ulteriore pec con il modulo di recesso di PosteMobile compilato con i dati del defunto, e allegando nuovamente tutta la documentazione. In data 28.04.2021 ho inviato nuovamente tutta la documentazione (questa volta via email normale), dopo che mi hanno convinta che l'unica soluzione era fare richiesta di rimborso a nome del defunto. Ho seguito questa indicazione confidando che l'eventuale assegno avrebbe potuto essere incassato. Il 28.06.2021 è arrivata una raccomandata a nome del mio defunto marito, contenente un assegno NON TRASFERIBILE intestato al mio defunto. Ad oggi, ho verificato che non sono in grado di incassare detto assegno, né in posta (dove dovrei aprire un iter di successione, pagando di bolli e quant'altro molto di più di quanto dovrei incassare), né alla mia banca (dove comunque è previsto un iter con firma da parte dell'intestatario dell'assegno stesso). Possibile che PosteMobile non preveda una procedura per il rimborso del credito residuo agli eredi di una persona defunto che utilizzava i loro servizi? Che si vergognino! E' una mancanza di rispetto verso il defunto ed i suoi eredi.
