Reclamo N° 95476

Paolo
17 Aprile 2018
Milano 17 aprile 2018. Spett. Unione Consumatori, il sottoscritto, Paolo Mencarelli, il 10 aprile 2018, inviava segnalazione scritta presso il proprio operatore di telefonia mobile (Poste Mobile) in merito ad un costo da questi addebitato per traffico internet verificatosi il giorno 28 marzo u.s. alle ore 13:04 in Zona 4 richiedendone immediato rimborso. La richiesta di rimborso - pari a euro 12,20 (dodici,20 €) si basa sulla impossibilità di aver effettuato traffico in tale zona geografica (definita da Poste Mobile, Zona 4), in quanto dal 26 marzo al 01 aprile, il sottoscritto ha soggiornato ininterrottamente presso l'isola di Malta, in Zona 1. A tal fine il sottoscritto allegava, nella segnalazione inviata a Poste Mobile, documento di identità e copia delle carte di imbarco con il vettore Air-Malta. Altra documentazione (noleggio auto e soggiorno presso struttura dell'isola) sarebbe stata disponibile come prova della impossibilità di trovarsi presso qualsiasi altra area geografica, se non quella di Malta, Zona 1. Poste Mobile, senza rispondere per iscritto, tramite un suo operatore il giorno 17 aprile comunicava per le vie brevi che non veniva riscontrata alcuna anomalia in quanto tali connessioni risultavano effettuate in acque internazionali. Il sottoscritto vi conferma che il passaggio dall'Italia all'isola di Malta è avvenuto tramite il vettore Air-Malta da Milano Linate. Il periodo dal 26 marzo al 1 aprile è stato interamente ed ininterrottamente trascorso presso l'isola di Malta senza alcun altro spostamento. Poste Mobile veniva anche inviatata dal sottoscritto a verificare tutte le connessioni immediatamente precedenti e successive, a quelle oggetto di addebito in Zona 4, per constatare la totale impossibilità di una connessione in tale area geografica di fatturazione. Vista la risposta negativa dell'operatore Poste Mobile, il sottoscritto si rivolege alla vostra associazione, affinché possiate intervenire presso tale operatore per una corretta applicazione della tariffa prevista dalle leggi vigenti, con conseguente rimborso degli importi (€ 12,20) ingiustamente addebitati. A vostra completa disposizione per qualsiasi ulteriore integrazione e/o richieste che siano necessarie al fine della corretta comprensione dell'intera vicenda. Cordiali saluti. Paolo Mencarelli
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