Reclamo N° 222386

Stefano
18 Gennaio 2021
In data 5 gennaio 2021 mi sono recato nelle poste del comune di Cadoneghe (PD) per la spedizione di un pacco con destinazione Milano, dove risiede mia figlia. Il pacco conteneva generi alimentari: alcuni acquistati al supermercato e alcuni fatti in casa (passata di pomodoro e marmellata). Il pacco al momento della spedizione pesava 16 kg, peso riportato sul collo e sulla ricevuta; per assicurarmi una spedizione più rapida, ho optato per il servizio postedelivery espress, pagando la spedizione 19,90€. Il numero della spedizione era XA 733853547 IT, presa a carico da SDA, il pacco sarebbe dovuto arrivare a destinazione tra il giorno 8 e 9 gennaio 2021. Inutile dire che ci sono stati ritardi nella consegna e che il sistema di tracciabilità segnasse costantemente che il pacco fosse fermo nel loro centro di smistamento di Piacenza, anche se, tramite il numero verde 803 160, mi era stato detto che il pacco era già arrivato a Milano e che sarebbe stato consegnato nel giro di qualche giorno. Il ritardo della consegna però non è il vero problema che mi porta a scrivere questa mail, sarei passato oltre se la problematica fosse solo stata quella, ciò che mi porta a scrivervi è un disservizio da parte di SDA e del loro personale, a mio avviso, deplorevole. In data 13 gennaio 2021 mia figlia ha ricevuto quello che doveva essere il pacco che le avevo inviato; inutile dire che il pacco arrivato a Milano non era quello che avevo personalmente spedito, ma bensì un pacco confezionato dal personale del servizio che all’interno presentava solo i vasetti di vetro con passata di pomodoro e marmellata, tutto il resto dei prodotti spediti (del valore di circa un centinaio di euro di generi alimentari) era sparito. La cosa imbarazzante è che nei documenti allegati al pacco ricevuto vi era scritto che il pacco doveva pesare 16kg, quando ne pesava a malapena 3kg. Quello che più mi lascia basito e che veramente mi ha fatto ribollire il sangue è che i dipendenti hanno ben deciso di rubare, si perché il temine esatto è proprio questo, solo i generi alimentari che potevano soddisfare i loro gusti, lasciando all’interno del pacco solo i generi che non incontravano i gusti del loro palato: pasta integrale, quinoa e i vasetti di sugo e marmellata fatti in casa. L’assenza di dignità e la bassezza di queste persone si vede anche dal fatto che hanno deciso di aprire una confezione di prodotto farmaceutico e di rubare, perfino, dei campioncini di crema che vi erano all’interno. Io non mi capacito di così tanta mancanza di rispetto e cattiveria da parte di queste persone e di mancanza di controlli da parte dell’azienda di SDA. In un periodo così tragico come quello che stiamo vivendo, dove avere un lavoro è una delle maggiori fortune, non riesco a concepire di come una persona possa permettersi di commettere un furto senza la paura di poter perdere il proprio posto di lavoro, quello che mi sorge spontaneo chiedermi è se commettono questi atti indegni solo perché sanno che non verranno mai puniti per i loro comportamenti vergognosi. È inaccettabile che dei dipendenti mettano le mani all’interno di pacchi personali e rubino la merce al loro interno, decidendo di spedire al reale destinatario solo i prodotti che non piacevano loro. Il pacco doveva contenere generi alimentari per un valore di circa 100€ e il collo che mia figlia ha ricevuto ne conteneva forse, a malapena, 10€. Un’altra cosa vergognosa che devo far presente è l’incompetenza del personale del numero verde 803 160, più volte le mie chiamate sono state prese in carico da addetti che, senza dire alcuna parola, facevano cadere la linea. L’esperienza peggiore, però, è stata quella che ho avuto con una signora del centralino che durante la telefonata, dove lei stessa non sapeva cosa dirmi, ha deciso di chiudermi il telefono in faccia mentre stavo parlando. È veramente questo il servizio che viene offerto ai clienti? Lasciano che i loro dipendenti rubino nel luogo di lavoro e rimangano impuniti? Io sono veramente deluso e arrabbiato a causa del loro operato scandaloso e dal loro servizio di assistenza deplorevole. Quello che mi lascia sconcertato è la mancanza di empatia che hanno avuto queste persone, io come padre di famiglia, e soprattutto come persona civile, non mi permetterei mai di mettere le mani su cose non mie e su un pacco che una famiglia ha amorevolmente mandato alla figlia che vive in un’altra città. Di esperienze negative, anche con altri corrieri, ne avevo già avute; ma come questa mai, persone che si permettono di rubare nel posto di lavoro, è una cosa inaudita. Ho già proceduto ad aprire un reclamo al servizio postale dove ho inviato il pacco, mi è stato detto che ci mettranno un mese/ un mese e mezzo a rispondere, lo trovo eccessivo come lasso di tempo, ma aspetterò. Ho, inoltre, già provveduto a contattare un avvocato e anche l’associazione ALTROCONSUMO (di cui sono da anni socio); se la soluzione da loro trovata non sarà soddisfacente ed equa procederò per via legali. Vi allego le foto del pacco che avevo inviato (16kg), di quello realmente arrivato a mia figlia (3kg) e della bolla di accompagnamento. Cordiali saluti, Stefano Tolin.
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