Reclamo N° 62156

Spett.le Consumatori.it, proverò a riassumere con semplicità l'accaduto con Telecom Italia/SKY avvenuto più di un anno fa. Mi sento truffata e perseguitata. Incollo qui la mia comunicazione inviata alla Dott.ssa Lo Bianco della Cribis (recupero credito per SKY) che riassume l'accaduto. A questa comunicazione, nonostante miei solleciti, non ho mai ricevuto riscontro fino ad oggi che mi sono ritrovata nella casella della posta di casa una lettera dello Studio Legale AVV. MARIA ORNELLA NATALI la quale mi minaccia che Sky procederà per via giudiziaria al fine di ottenere il pagamento di EURO 334.95 Gentile Dott.ssa Bianco, A seguito nostro contatto telefonico trascorso nella mattinata del 13 Marzo 2017 Le inoltro quanto richiesto. Riassumo brevemente l'accaduto: A seguito contatto telefonico avvenuto a fine marzo 2016 alle 21.00 pm circa con l'operatrice Marina Fezza 19279454 di Telecom Italia mi è stato proposto una conversione di contratto TIM + SKY al costo mensile totale di 29€ (poi 39€). A tal proposito l'operatrice era in vivavoce in quanto anche una mia amica (che era presenta al momento della telefonata) risultava essere interessata all'offerta.La mia amica risulta essere un testimone che puo' garantire le mie parole e quelle dell'operatrice. L'abbonamento prevede chiamate illimitate fissi e cellulari senza scatto alla risposta, fibra, sky, skybox. Dopo aver dato il mio consenso e i miei dati anagrafici e bancari (solo per via telefonica) infatti mi hanno inviato a casa il modem nuovo e il decoder SKY. Prendendo visione però della prima fattura di Maggio 2016 l'importo da dover pagare è di euro 53,56 + 18,66 di SKY (altra fattura) già addebitati mediante RID come da accordi con l' operatrice. Il totale mensile quindi ammonta ad euro 72.22, piu' dell'offerta iniziale. A tal proposito ho scritto subito sia a Tim che a Sky il quale non mi hanno mai contattata per il ritiro degli apparati.Nonostante le mie numerose PEC , non mi è mai stata data una risposta in merito all'accaduto e Sky mi minaccia di dover pagare, in caso contrario dicono di intraprendere azioni giudiziarie nei miei confronti. Ho tutta la documentazione scritta. Ultima ma non per ultima l'informazione relativa alla mia mancata sottoscrizione al contratto inviatomi via email in data 28/04/2016 da [email protected] che avrei dovuto inviare per posta o via fax. A tal proposito ricevetti una telefonata da parte di un'operatrice Sky la quale si premurava di farmi firmare con urgenza il contratto. Saprete meglio di me che un contratto affinchè sia in regola, deve rilasciare una copia firmata all'utente/cliente. Considerando che l'invio/consegna di questa copia non c'è mai stata il contratto è fuori norma, perciò nullo. (non ho mai avuto contatti con SKY ma solo con telecom italia la quale conferma nessuna attivazione del servizio SKY). Di conseguenza non si attivano neppure i termini per la prescrizione.L'onere della prova del rilascio copia contratto ricevuta è a carico dell'operatore. Raccomandata ar , allegati:fotocopia documento d'identità, codice fiscale, numero pratica. La “direttiva consumatori” attuata in Italia con il d.lgs. n.21 del 21 febbraio 2014 conferma i miei diritti da consumatore truffato infatti è necessaria conferma scritta dei contratti conclusi per telefono: il contratto non vincola chi riceve telefonate promozionali, se alla telefonata non fa seguito un contratto scritto che contenga tutte le informazioni utili al consumatore in modo chiaro dettagliato e che ha effetto solo dopo esser stato accettato e firmato per iscritto, anche con firma elettronica. E ancora: Con riferimento alla fornitura di servizi di comunicazione elettronica mediante contratti a distanza la materia è disciplinata dal Regolamento adottato con Delibera 664/06/CONS dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Il citato Regolamento prevede che, in caso di contatto telefonico, la volontà di sottoscrivere il contratto possa risultare da una registrazione integrale della telefonata effettuata avendo chiesto il previo consenso dell’utente. Al momento dell’inizio dell’esecuzione del contratto, il titolare dell’utenza telefonica deve ricevere un apposito “modulo di conferma” del contratto, contenente le informazioni di seguito elencate e deve anche conoscere se ci sono eventuali restrizioni o modifiche del servizio di natura tecnica o economica che possano derivare dalla conclusione del contratto. Informazioni da fornire all’utente con il “modulo di conferma” del contratto: - identità del professionista; - caratteristiche essenziali del bene o del servizio; - prezzo del bene o del servizio, comprese tutte le tasse e le imposte; - spese di consegna, se previste; - modalità del pagamento, per qualsiasi prestazione resa nel contratto; - esistenza o meno del diritto di recesso; - modalità e tempi di restituzione o di ritiro del bene in caso di esercizio del diritto di recesso; - eventuali costi della telefonata per concludere il contratto; -durata di validità dell’offerta e del prezzo; - durata minima del contratto. Tutte le PEC da me inviate non hanno mai avuto alcuna risposta e a tal proposito vi ricordo che: l’omessa risposta, infatti, rappresenta una violazione dei doveri d’ufficio ed è sanzionabile penalmente (art. 328 codice penale, così come modificato dall’art. 16 della legge 26 aprile 1990, n. 86, e ribadito dalla giurisprudenza, ex multis, dalla Cassazione penale, sez. VI, 4 ottobre 2001, n. 41645). Detto questo e non avendo mai avuto un riscontro in merito al mio quesito e non avendo mai avuto una reale assistenza da parte vostra non vedo con quale diritto pretendiate da me l'esborso dei 290.95 Euro. ------------------------------------------------------------------ Detto questo sarà mio diritto richiedere i danni morali, 18.66€ pagati tramite RID e pagamento per eventuali spese legali. Chiedo una vs gentile consulenza. Saluti Lucia Gavazzeni